Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
18/07/2024 00:00:00

Mafia: sono 526 i beni confiscati assegnati a Trapani, Palermo e Agrigento

 Sono ben 526 i beni confiscati alla mafia che saranno assegnati ai Comuni di Palermo, Agrigento e Trapani. Un'operazione che restituisce legalità e speranza al territorio, sottraendo alle mani dei boss beni che rappresentano il frutto di attività illecite.

Palermo in prima linea: Il capoluogo siciliano è la provincia che beneficia del maggior numero di beni confiscati, con 370 immobili e 112 terreni, per un totale di 482 beni. Un segnale forte di riscatto da parte di una città che ha combattuto contro la mafia e che ora può finalmente riappropriarsi di ciò che le è stato ingiustamente sottratto.

 Ad Agrigento saranno consegnati 61 beni confiscati, tra cui 16 immobili e 45 terreni, mentre a Trapani i beni confiscati ammontano a 19, con 5 immobili e 14 terreni. Un passo importante verso la legalità e il riscatto sociale per queste province.

 La consegna dei beni confiscati è il risultato di un impegno concreto da parte del Governo italiano nella lotta alla mafia. Come ha sottolineato il Sottosegretario all'Interno Wanda Ferro, "questo è un segno tangibile della presenza dello Stato che non si gira dall'altra parte".

 I beni confiscati rappresentano un'importante risorsa per i Comuni che potranno utilizzarli per fini sociali, culturali e di pubblica utilità. Scuole, centri sportivi, strutture per i disabili: le possibilità sono infinite. Un'occasione unica per dare nuova vita a questi beni e per costruire un futuro migliore per le comunità locali.