Ormai da diversi giorni, la Riserva Naturale Orientata (RNO) dello Zingaro, la prima area protetta della Sicilia e una delle principali attrazioni turistiche per i visitatori di San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo, è al centro delle polemiche per la decisione di chiuderla in presenza di condizioni meteo avverse e temperature elevate. Questa ha sollevato polemiche e preoccupazioni tra i consiglieri comunali di opposizione.
Secondo i consiglieri Giuseppe Catanese, Elisa Cracolici, Paola La Sala e Francesco Valenza di "Protagonisti Insieme", la chiusura della Riserva per il rischio legato alle alte temperature estive è eccessiva e dannosa per l'economia locale. "Chiunque viva in Sicilia sa bene che il rischio incendi in Riserva, e dunque la necessità di precludere l’accesso ai visitatori, si verifica nelle giornate in cui soffiano i venti di scirocco. Non si può, a parere nostro, arrecare un notevole danno all’economia di due comuni solo in funzione di un paventato rischio per i visitatori a causa delle alte temperature e in assenza di qualunque tipo di ventilazione," hanno dichiarato i consiglieri nella loro nota del 19 luglio 2024.
Gli oppositori chiedono che gli organi regionali intervengano per fornire direttive più equilibrate al direttore della riserva, affinché le decisioni di apertura o chiusura siano basate su valutazioni meteo reali e ponderate.
La Replica del Consigliere Gaspare Scola - In risposta alle critiche, il consigliere comunale Gaspare Scola ha difeso la decisione di chiudere la riserva, sottolineando che il rischio non si limita solo agli incendi. "Con queste alte temperature anche insolazioni, nonché i repentini cali di pressione sanguigna, diventano un pericolo alto, soprattutto per i nostri visitatori che pensano di avere ombra come nelle aree del Trentino," ha dichiarato Scola. Ha anche ricordato che il divieto dell'uso di ombrelloni da parte della forestale, in vigore da diversi anni, aggrava il rischio per i visitatori.
Scola ha inoltre evidenziato che la chiusura del parcheggio abusivo a monte della riserva ha complicato ulteriormente la situazione, rendendo più difficile l'accesso e la gestione dei visitatori. "Chissà l’ex assessore De Luca, che di parcheggi e di riserve se ne intende, avendoci lavorato per tanto tempo, come avrebbe risolto questa problematica," ha aggiunto in tono critico.
La chiusura della Riserva dello Zingaro continua a essere un tema controverso, con forti divisioni tra chi sostiene la necessità di precauzioni per la sicurezza dei visitatori e chi denuncia il danno economico per le comunità locali. La questione richiede un equilibrio tra la tutela della salute pubblica e la salvaguardia dell'economia turistica, in attesa di una possibile mediazione da parte delle autorità regionali.