Ieri abbiamo dato la notizia della condanna in Appello dell’imprenditore trapanese Matteo Bucaria, che dovrà scontare 15 anni di carcere. Lo hanno deciso i giudici della Corte di Appello di Palermo, secondo i quali è colpevole di essere stato il mandante del tentato omicidio del cognato, Domenico Cuntuliano. Per il fatto, che risale al 2013, era già stato condannato come esecutore l’ex operaio del comune di Trapani Gaspare Gervasi. Ed in seguito all’intercettazione di alcune lettere che quest’ultimo dal carcere inviava a Bucaria, furono avviate le indagini che portarono nel 2020 all’arresto dell’imprenditore. Bucaria fu poi condannato a 19 anni dal Tribunale di Trapani e oggi a 15 anni, in secondo grado.
“La sentenza della Corte d’Appello di Palermo conferma in pieno l’impianto accusatorio della procura di Trapani che noi, come parte civile di Cuntuliano, abbiamo sostenuto e supportato – ha affermato Antonio Ingroia – E’ quindi motivo di soddisfazione che sia stata fatta giustizia. Leggeremo le motivazioni, ma già dalla sentenza di primo grado era abbastanza ben motivata, confermando che i tentativi dell’imputato di attaccare ancora una volta, quanto meno verbalmente, il mio assistito si sono dimostrati strumentali”.