In un momento di grave emergenza idrica, Erice si trova a fronteggiare una crisi senza precedenti. Il consigliere Michele Cavarretta ha espresso serie preoccupazioni riguardo la gestione delle risorse idriche nel territorio, evidenziando contraddizioni e mancanze nell’approccio attuale dell’amministrazione comunale.
La siccità sta mettendo in ginocchio Trapani, con danni evidenti in vari settori, in particolare nell'agricoltura e nel rifornimento idrico. Cavaretta ha sottolineato che troppo spesso si è parlato del problema ambientale senza intraprendere azioni concrete. "Ben vengano quindi i provvedimenti finalizzati a una gestione più oculata delle già scarse risorse idriche a disposizione," ha dichiarato il consigliere.
In risposta all'ordinanza del sindaco che invita i cittadini a limitare l'uso dell'acqua, Cavaretta ha evidenziato una paradossale situazione riguardante l'irrigazione dei prati del Campo Falcone Borsellino. Secondo le verifiche effettuate, litri di preziosa acqua potabile vengono utilizzati quotidianamente per l'irrigazione di questi prati, senza che sia stato condotto uno studio sull'effettiva sostenibilità di tali consumi. "È paradossale nonché ridicolo che, a fronte di un provvedimento per razionare il consumo dell’acqua, i cittadini vengano poi beffati sul fronte dell’irrigazione dei prati idrovori," ha affermato Cavaretta.
"Non è che forse è mancata un'adeguata programmazione delle scelte e dei modelli ecologici di risparmio, in questa parte di Sicilia con meno di 450 millimetri di pioggia annuale? - si chiede Cavarretta - ma soprattutto perché non è stato fatto il calcolo dei fabbisogni idraulici per il tipo di piantagione. Può un’amministrazione permettere che succedano queste cose in un momento così grave? E, visto che l’ordinanza per il risparmio idrico prevede il sanzionamento di comportamenti irriguardosi con pene pecuniarie, siamo legittimati a questo punto a sanzionare il sindaco?".