Trapani si distingue in Sicilia per la sua efficienza nella gestione dell'acqua, con solo il 17% di perdite nella rete idrica secondo lo studio condotto da Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre Cgia. Tuttavia, il sindaco Giacomo Tranchida sottolinea che, seppur relativamente bassa, anche questa percentuale rappresenta un problema, soprattutto in un periodo di crisi idrica come quello attuale. L'amministrazione ha richiesto interventi urgenti per azzerare le perdite e recuperare fino a 40 litri al secondo dalla condotta Bresciana.
Secondo il Cgia di Mestre, Trapani è la migliore città siciliana per le dispersioni, con il 17% dell’acqua che si perde nella rete. Cosa significa questo per i Trapanesi?
“Siamo ben cosci del fatto che l’acqua è vita, e quando manca e malavita, ma malavita per tutti. Dunque, anche quel 17% di dispersione idrica per noi è un dramma, tanto che azzerare le perdite lungo la rete è tra le misure che abbiamo chiesto e proposto, e mi auguro in queste ore vengano accettate per consentirci di effettuare i lavori”.
Nonostante le poche perdite e la disponibilità di acqua dai pozzi di Bresciana, la città ha sofferto per diversi mesi a causa di guasti e squarci procurati da lavori di società terze. Come intendete intervenire per il futuro, per evitare disagi?
“Chiediamo che ci sia consentito di intervenire per fronteggiare una grossa perdita che abbiamo lungo la condotta, vecchia di 40 anni, e proveniente dai pozzi di Bresciana. Questo ci consentirebbe di recuperare fra i 30 ed i 40 litri al secondo. Ma allo stesso tempo non ci rassegniamo al fatto che la città di Trapani da alcuni anni, sotto la mia amministrazione, ha a disposizione due progetti esecutivi per quasi 50 milioni di euro che ci consentirebbero di effettuare il rifacimento parziale della rete idrica cittadina.
Interventi che permetterebbero di recuperare anche altre piccole perdite che invece creano difficoltà ai cittadini nella distribuzione. Lavori che, oltretutto, assicurerebbero anche di innovare la rete. Il nostro obiettivo non può non essere quello di continuare nel nostro impegno con costanza, a servizio della comunità trapanese”.
L’estate è nel vivo e la crisi idrica attanaglia tutta la Sicilia. Cosa si può fare per evitare che l’attuale situazione di difficoltà attuale che vivono le famiglie dell’Isola non si ripeta nuovamente negli anni futuri?
“Come tutti gli amministratori siciliani, a prescindere se si tratta di Comuni grandi, medi o piccoli, e come tutti i cittadini siciliani, o ancora tutti gli operatori dell'incaming turistico, sono molto preoccupato per quello che accadrà nel prossimo futuro. La preoccupazione è un po’ di tutti quanti stando a quello che ci dicono gli esperti tecnici. Ovvero, che ci avviamo verso il 2030 con oltre il 30 per cento di desertificazione della nostra terra. Dunque, l’obiettivo deve essere quello di imparare ad utilizzare al meglio la risorsa idrica. E’ questo il nostro dovere. Nessuno di noi è qui a godere dello stare meno peggio degli altri”.
A Trapani, nel frattempo gli uffici comunali continuano a lavorare alacremente con interventi mirati. La minore percentuale di dispersione idrica, infatti, è stata possibile grazie agli interventi di riparazione che sono stati effettuati a partire dal mese di ottobre dello scorso anno e che sono stati resi possibili attraverso la concessione di un finanziamento regionale dall’ammontare di 250 mila euro. Fondi, a cui poi si sono poi aggiunti anche quelli che sono stati elargiti dalla Protezione Civile e che sono stati investiti dall’amministrazione comunale per riparare diversi pozzi e individuare alcune perdite lungo la condotta Bresciana-Marracco, l'unica fonte di approvvigionamento diretto per il capoluogo.
L'Amministrazione di Trapani, ad ogni modo, si sta adoperando per aumentare la capacità idrica locale, portando il numero di pozzi attivi a Bresciana, portandoli da 14 a 17 e raddoppiando la portata del pozzo Madonna, in città. L'obiettivo finale è quello di raggiungere i 290 litri al secondo da Bresciana, quantitativo sufficiente a coprire il fabbisogno idrico anche in caso di perdite lungo la tratta.