Le nuove norme europee sul "diritto alla riparazione" sono ora in vigore, facilitando la riparazione dei prodotti acquistati, in particolare dispositivi digitali. Questo cambiamento, richiesto da Bruxelles, mira a ridurre i rifiuti e promuovere un'economia circolare sostenibile.
Adottata dagli eurodeputati lo scorso aprile, la direttiva UE è stata ora approvata anche dai governi nazionali. Le nuove regole incentivano abitudini di consumo sostenibili e pratiche di vendita responsabili. Riparare i prodotti difettosi diventa così più semplice, permettendo un risparmio economico per i consumatori e una riduzione delle emissioni inquinanti.
I produttori devono offrire servizi di riparazione a prezzi accessibili e in tempi ragionevoli e fornire pezzi di ricambio. È vietato impedire la riparazione dei prodotti, anche con clausole contrattuali o tecniche. I consumatori possono utilizzare pezzi di ricambio di seconda mano o stampati in 3D da riparatori indipendenti.
La garanzia legale viene estesa di un anno se i consumatori scelgono di riparare i loro prodotti difettosi. Una piattaforma europea online aiuterà i consumatori a trovare centri di riparazione e servizi correlati a livello locale.
Gli Stati membri dovranno promuovere la cultura della riparazione attraverso varie strategie, come buoni d'acquisto, fondi per i servizi di riparazione e campagne informative. Le nuove norme devono essere recepite nei sistemi giuridici nazionali entro il 31 luglio 2026.