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09/08/2024 06:00:00

Il mio ricordo di Liberale Via: animo mite di un uomo perbene

Un poeta contemporaneo ha scritto “la disciplina della terra, sono i padri e i figli, i cani che guidano le pecore, tutti quei nomi dimenticati sotto la mano sinistra del suonatore…solo la vita non va così, è la disciplina della Terra” e questo lo ha imparato Liberale Via, quando il caos indisciplinato della vita gli ha strappato il suo unico figlio, Antonino Via, destinandolo a diventare per sempre il padre vivente di un eroe giovinetto, barbaramente ucciso e consegnato alla città di Trapani.

Il “caso Nino Via” rappresenta una ferita sanguinolenta per la comunità trapanese, poiché il grande clamore mediatico che lo ha, a buon diritto, investito ed accompagnato non è solo il risultato dell’atroce fatto di sangue in sè, ma rappresenta il grido di un’intera cittadinanza, desiderosa di ottenere Giustizia per un suo
giovane figlio, ingiustamente trucidato.

Mentre Trapani chiedeva giustizia a gran voce, Liberare Via rimaneva sempre dignitosamente composto nel proprio dolore, portando su di sé il fardello del figlio morto eroe.

L’animo mite di un uomo perbene dovrebbe trovare il giusto posto in questa storia dannata, dovrebbe avere il degno rispetto in un mondo pieno di finti valori, discorsi altisonanti, ricordi sbiaditi e luoghi non ancora illuminati dal sole della Verità, dovrebbe poter, suo malgrado, insegnarci l’etica dell’Uomo perbene, rinverdendo talune assopite coscienze.

Piccoli semi di tanta nobiltà d’animo, Liberale Via li ha sparsi nei giovani liceali trapanesi, che hanno assistito alle udienze del processo penale, osservando, in silenzio da prece, una famiglia qualunque e al contempo straordinaria, seduta tra i banchi deputati alla parte civile, sempre al suo posto, accanto all’avvocato con il terribile compito di rappresentarla.

Questi semi sono diventati insegnamenti indelebili per questo avvocato, così complicati da desiderare di non avere mai patrocinato questo caso, pur sapendo, nell’intimo della propria coscienza, di volersi fare, per nessuna ragione, diversamente.

Liberale Via i suoi semi li ha sparsi anche nelle vite di quei giudici della Corte d’Assise di Trapani avanti cui il processo Via si è celebrato.

E li ha sparsi nelle vite di quei liceali a cui erano destinati i suoi silenzi così eloquenti da far germogliare, qualche tempo dopo, avvocati, cui consegnare un’eredità onerosa.

Liberale Via non aveva cresciuto il suo unico figlio perché diventasse un eroe, non pensava di dover dedicare la propria vita ad insegnare l’etica dell’Uomo qualunque,  non credeva di dovertestimoniare, ogni giorno, con la dignità profonda delle persone perbene come si sta al mondo.

Liberale Via aveva solo cresciuto un figlio con i valori del rispetto, della gentilezza, dell’altruismo, non pensando di aver fatto di lui un eroe, pronto a sacrificare la propria giovinezza per generosità, “perché la vita non va così, è la disciplina della Terra”. 

Giacomo Lombardo

(avvocato, Giacomo Lombardo ha rappresentato la famiglia di Liberale Via nel processo per l'omicidio del figlio, Antonino Via)