Il Consiglio di Stato ha confermato che le compagnie aeree non possono imporre costi extra per la prenotazione di posti vicini per gli accompagnatori di minori e persone con disabilità. Questa decisione respinge l’appello presentato da Ryanair contro una precedente sentenza del Tar del Lazio, che nel 2022 aveva dato ragione all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac).
La vicenda risale al provvedimento del luglio 2021, con cui Enac aveva imposto alle compagnie aeree di assegnare gratuitamente posti a sedere contigui per minori e persone a mobilità ridotta vicino ai loro accompagnatori. Ryanair aveva contestato questa decisione, sostenendo che la normativa europea lascia la gestione delle tariffe alla discrezione delle compagnie. Tuttavia, il Consiglio di Stato ha sostenuto che la sicurezza, garantita dalla vicinanza tra passeggero e accompagnatore, non può essere considerata un servizio extra a pagamento.
Il presidente di Enac, Pierluigi Di Palma, ha accolto con soddisfazione la sentenza, sottolineando l’importanza di garantire il diritto alla mobilità per tutti i passeggeri, senza eccezioni. La decisione rappresenta un riconoscimento della missione di Enac a favore della centralità del passeggero nel sistema dell’aviazione civile.
"Ryanair non addebita alcuna tariffa per i bambini sotto i 12 anni che viaggiano con un adulto. La sentenza del Consiglio di Stato non richiede alcuna modifica all'attuale politica di Ryanair sui posti per le famiglie" si legge in una nota di Ryanair.
Questo scontro non è il primo tra Ryanair ed Enac. In passato, la compagnia low-cost aveva chiesto le dimissioni di Di Palma, criticando le sue affermazioni su un presunto "oligopolio" nel mercato aereo italiano e sull’improbabilità di tariffe aeree basse in futuro. Tuttavia, la decisione del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria per l'Ente e un passo importante nella tutela dei diritti dei passeggeri.