Nella seduta del consiglio comunale di mercoledì 28 agosto all’ordine del giorno c’era una variazione al DUP, che non e’ una parolaccia, ma l’acronimo di documento unico di programmazione. Che, in buona sostanza,e’ il principale strumento entro i cui confini un comune può agire strategicamente e operativamente.
E’ il presupposto necessario a tutti gli altri strumenti di programmazione. La variazione proposta dall’Amministrazione era finalizzata alla realizzazione di un nuovo micro nido comunale che dovrebbe sorgere nella zona di nuova espansione volgarmente detto “paese nuovo”.
Già programmato dalla precedente giunta comunale, la nuova struttura sarà realizzata grazie ad un finanziamento ottenuto con il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, lo strumento governativo per accedere ai fondi del programma Next generation EU.
Con questo nuovo micro nido si incrementerà la disponibilità dei posti elevandolo a 72 unità, ampliando in questo modo la platea dei beneficiari e includendo, si spera, chi era rimasto fuori dalla graduatoria.
Ovviamente, tutto dipenderà dalla celerità con cui andra’ avanti il progetto. Sarebbe già un fatto straordinario se potesse essere fruibile a partire dal corrente anno. In ogni caso occorrerà fare bene e in fretta, pena la perdita del finanziamento.
Quando in consiglio comunale agivano gruppi consiliari politici che facevano capo a partiti politici, che a loro volta esprimevano la volonta’ di cittadini liberamente associati, in occasioni come queste, era raro che le opposizioni votassero contro. E solo per gravissimi motivi. Interventi per rifacimenti delle strade, condotte idriche, per migliorare strutture scolastiche venivano approvati l’unanimità. Quasi a scatola chiusa.
I due gruppi di opposizione avranno avuto i loro buoni motivi per votare contro, motivazioni che certamente non sono quelle dichiarate in consiglio, in verita’, poco convincenti.
A Giusy Spagnolo di “Scruscio” il provvedimento e’ apparso ”tardivo e per niente straordinario, l’Amministrazione avrebbe fatto solo il proprio dovere “ , quindi non meritevole di un voto favorevole. Per Adelaide Terranova e Dario Verde del gruppo misto il voto contrario sarebbe “legato esclusivamente ai mancati chiarimenti alle nostre richieste, avremmo votato favorevolmente senza problemi se l’amministrazione avesse accolto le richieste di chiarimenti e delucidazioni”.
A Giuseppe Gandolfo, capogruppo della maggioranza, invece il voto contrario della minoranza e’ apparso paradossale. E anche “strumentale anche il motivo per cui hanno votato contro un provvedimento per il quale l’amministrazione e’ riuscita ad ottenere un finanziamento per la realizzazione di un ulteriore micro nido. Hanno votato contro le famiglie, e non contro l’amministrazione”, ha concluso.
Sul fronte degli asili nido c’e’ da dire che Salemi fino ad alcuni anni fa, come per la raccolta differenziata dei rifiuti, in provincia era fanalino di coda. Dal 2021 sembra che si sia imboccata la strada giusta.
Qualsiasi provvedimento che agevoli le giovani coppie deve sempre essere salutato con favore. I tempi frenetici che viviamo lo impongono.
Semmai il problema e’ vigilare sulla loro efficienza e sulla professionalità degli operatori. E bene sottolineare che queste strutture non sono parcheggi per i bimbi e nemmeno occasioni di assunzioni clientelari.
Una cosa dovrebbe essere chiara. Trattandosi della cura di bambini nei loro primi anni di vita, la qualità deve essere sempre al primo posto, sia del personale educativo, sia di quello ausiliario, cosi come quello dell’alimentazione.
E a proposito di alimentazione. Siamo in apertura dell’anno scolastico. Che notizie si hanno sull’affidamento della loro gestione?
Franco Ciro Lo Re