Il Green Valley Pop Fest 2024 si è trasformato in un vero e proprio caos politico e amministrativo. Martedì scorso, una delibera di giunta ha annullato quella del 2 agosto, che prevedeva lo stanziamento di 50 mila euro a favore degli organizzatori dell’evento. Dopo la conclusione dell'evento, segnato da polemiche e tensioni tra il Comune e le sue partecipate, ATM e Ente Luglio Musicale, il Comune ha fatto marcia indietro, gettando nell’imbarazzo l’assessore agli eventi, Lele Barbara, che non ha partecipato né firmato la delibera di martedì 1 ottobre. Questo alimenta dubbi su un possibile "gioco delle parti", in cui Barbara è stato assente per alimentare ulteriori polemiche.
Non è la prima volta che un assessore viene marginalizzato nelle decisioni relative all'Ente Luglio Musicale: tempo fa, l'assessore Rosalia d'Alì aveva comunicato di non essere stata coinvolta nelle scelte riguardanti l'ente.
Il caso ha suscitato nuove polemiche. Il Comune aveva precedentemente dichiarato agli organizzatori che, oltre al patrocinio gratuito, non avrebbe potuto offrire altro supporto economico. Tuttavia, dopo vari passaggi burocratici, aveva attinto al fondo di riserva per coprire i costi. Questo provvedimento è stato poi annullato, causando ulteriori tensioni.
Le opposizioni non hanno perso tempo e Tore Fileccia ha chiesto le dimissioni dell’assessore Barbara, che ha risposto con un video su Facebook, annunciando di voler rimettere la delega agli eventi.
L’opposizione, in una nota, ha commentato duramente: “Il romanzo denominato Green Valley Pop Fest a Trapani ha avuto una conclusione a dir poco ‘Barbara’. Dopo aver annunciato il grande ritorno della musica a Trapani sin da gennaio 2024, con post e video del mini-Tranchida, Emanuele Barbara, l’assessore ha promesso che ‘il Comune avrebbe messo i soldi’. Ora il triste risveglio: il Comune non ci mette nulla!”
L’opposizione ha anche criticato l'intera gestione della somma promessa: “A gennaio Barbara prometteva 50 mila euro, nonostante l’assenza di bilanci, e poi, a 48 ore dall’evento, è arrivata la doccia fredda: ATM non sponsorizza l’evento e si procede con un prelievo forzoso dal fondo di riserva, utilizzabile solo per misure urgenti e impreviste. Oggi, l'ennesima presa in giro: il Comune ritira i 50 mila euro e cerca di appropriarsi del contributo della Regione Siciliana, ottenuto attraverso l’Ente Luglio Musicale, come se fosse merito dell'amministrazione”.
L'episodio rischia di compromettere gravemente l’immagine del Comune di Trapani, che sembra aver illuso gli organizzatori di ricevere un sostegno finanziario, salvo poi ritirarlo all’ultimo minuto, mettendo in discussione l’affidabilità dell’ente verso i privati.
Fileccia ha anche accusato Barbara di "codardia politica" per non essersi presentato in giunta per affrontare il ritiro del contributo: "Non ha avuto il coraggio di metterci la faccia, probabilmente per giustificarsi con i privati e dire che non è stata colpa sua, ma delle decisioni di Tranchida e del Partito Democratico".
In difesa di Barbara è intervenuto Nicola Pietrafitta dell'Ente Luglio Musicale: “La demagogia ha sempre avvelenato la politica. È facile criticare da lontano, seduti davanti alla TV, mangiando pizza e bevendo birra, ma governare è tutt'altra cosa. Chiedere le dimissioni di Barbara è profondamente ingiusto, visto tutto quello che ha fatto per Trapani e i suoi cittadini, anche prima di diventare assessore”.
Nonostante le difese, Barbara ha ribadito la sua decisione in un video martedì sera: “Non mi sottraggo al dibattito. Purtroppo, inutili polemiche e dibattiti sterili hanno portato a un triste finale, con la revoca del finanziamento di 50 mila euro per il grande concerto dello scorso 4 agosto. Forse non eravamo pronti per un evento di questa portata, o forse, semplicemente, nulla deve cambiare in una terra ancora martoriata da personalismi e pregiudizi. Da domani, non mi occuperò più di eventi. Non intendo perdere la faccia una seconda volta, specialmente con giovani imprenditori e con i cittadini trapanesi”.