Alla fine il caso Green Valley a Trapani è diventato il classico botta e risposta tra maggioranza e opposizione, con il risultato che il cittadino medio fatica a comprendere cosa sia realmente e tecnicamente accaduto (ma lo spieghiamo qui). Il sindaco Giacomo Tranchida parla di un “cortile dell’opposizione & C.”, con accuse che volano da una parte e dall'altra.
Tranchida ha replicato alle critiche rivolte alla sua amministrazione, affermando: “L’opposizione consiliare ha improntato una campagna elettorale accusando la mia precedente amministrazione di non aver promosso grandi eventi in città. Anche i pochi ‘fenomeni da tastiera’ sanno che abbiamo affrontato una situazione finanziaria difficile, causata dalle note vicende legate alla scissione patrimoniale con il nuovo Comune di Misiliscemi, senza però avere ancora ricevuto il pagamento dei servizi in conto terzi. Inoltre, abbiamo dovuto risanare una città ereditata in condizioni disastrose, non solo eticamente e moralmente, ma anche in ambito amministrativo: scuole, impianti sportivi, strade, verde pubblico, immobili comunali e montagne di rifiuti da gestire. A questo si sono aggiunti il Covid e una grave alluvione. Nonostante tutto, con grandi sforzi e senza risparmiare energie, siamo riusciti a ottenere centinaia di milioni di euro in finanziamenti, avviando interlocuzioni con enti e investitori privati per rilanciare lo sviluppo infrastrutturale e occupazionale della città (porto e ZES), e supportando la ripresa sociale, culturale e sportiva cittadina.”
Il sindaco di Trapani ha proseguito elencando i successi ottenuti e la fase di ripianamento finanziario avviata con la nuova legislatura: “Abbiamo evitato di mettere le mani nelle tasche dei cittadini, cercando di mantenere i servizi essenziali e adottando con grande impegno tutti gli strumenti finanziari necessari.” Il sindaco ha poi accusato l'opposizione di condurre un'attività ostruzionistica, con il solo obiettivo di ostacolare il lavoro dell’amministrazione.
Passando alla difesa dell’assessore Lele Barbara, Tranchida ha dichiarato: “Bocciare i bilanci, anche quelli tecnici, significa bloccare gli stipendi dei dipendenti e i servizi essenziali per i trapanesi. Ma all’opposizione di Trapani e della comunità non importa nulla. L’assessore Lele Barbara, il più giovane e impegnato della mia giunta, ha lavorato duramente per servire al meglio la città, organizzando eventi a costo quasi zero per il Comune. Eppure, l’opposizione ha avanzato continue interrogazioni e azioni ispettive, contestando dettagli come la concessione gratuita del suolo pubblico, il consumo di energia elettrica e la pulizia post-evento, persino accusandoci di favorire i privati che hanno incassato dagli sbigliettamenti.”
Tranchida ha sottolineato che l’evento, il Green Valley Pop Fest, ha riscosso un notevole successo, nonostante le polemiche per l’esibizione di un rapper che aveva inneggiato a una subcultura mafiosa, subito redarguito. Ha poi concluso confermando che, nonostante le critiche, è arrivato un co-finanziamento per sostenere l'evento e che la sua amministrazione continuerà a sostenere investitori privati seri, lontani da “traffichini politici”.
A rispondere a Tranchida è stato Tore Fileccia, consigliere dell’MPA, che ha dichiarato: “Nel comunicato stampa del sindaco, in relazione alla revoca del contributo comunale per il Green Valley Pop Fest, si usano termini come ‘scarsi fenomeni da tastiera’, alimentando così odio e aggressività. Tranchida fa riferimento alle ‘azioni ispettive’, dicendo che sono proseguite fino a stamani. L’unico che ha richiesto un accesso agli atti sulle forniture elettriche per le manifestazioni sono stato io, ma il sindaco non ha il coraggio di fare nomi e cognomi!”
Fileccia ha poi accusato Tranchida di non aver davvero affrontato la questione centrale del Green Valley Pop Fest, utilizzando il comunicato per parlare di tutt'altro: “Si parla di Covid, di Misiliscemi, di bilanci e del porto, ma non del Green Valley Pop Fest. È difficile per Tranchida ammettere di aver sbagliato, di aver fatto promesse che non è riuscito a mantenere, e di aver messo in imbarazzo la città di Trapani agli occhi di tutti.”
Infine, Fileccia ha insinuato che Tranchida non stia realmente difendendo l’assessore Barbara, ma lo stia usando come capro espiatorio: “Due delibere che illudevano imprenditori privati sono state revocate, e ora Trapani è vista come una città che non mantiene le sue promesse!”