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30/10/2024 06:00:00

   Sulle indicazioni dei Testi sacri a proposito di reati universali

di Katia Regina

Promemoria per quanti oggi legiferano ispirandosi alla personale inclinazione religiosa e culturale. Ogni riferimento alla ministra per la famiglia, la maternità e le pari opportunità non è casuale, ma voluto. Se i testi sacri sono i vostri fari, allora apriamo i testi sacri e leggiamo ciò che dicono a proposito di gestazione per altri: saltiamo Adamo ed Eva, il duo dinamico che ha dato il via a tutto l'intricato elenco di discendenti. Un susseguirsi di nomi e stirpi tramandato nei libri sacri con qualche salto temporale, giusto per complicare la vita a chi si avventura nella lettura, arriviamo ad Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe.

Il caso di Abramo lo terremo per ultimo simulando un processo che oggi lo vedrebbe imputato del famigerato Reato universale di gestazione per altri.

Le vicende bibliche di Giacobbe superano le aberrazioni moderne: il primo caso di fecondazione diffusa. Il povero Giacobbe sposa al buio, ossia di notte, Lia, la sorella maggiore della donna che ama, Rachele. Ingannato dall'oscurità, casca nel tranello e solo dopo altri sette anni di lavori forzati riesce a sposare anche l'amata Rachele. Ma la famiglia allargata trova i suoi equilibri, Giacobbe infatti ingravida senza remore entrambe le sorelle e, visto che c'era, pure qualche serva che girava per casa. Vi risparmio le vicende di Isacco e Giuseppe, altrettanto ricche di colpi di scena, anche se per motivi diversi.

Ad Abramo, dicevamo, dedichiamo un trattamento diverso in quanto figura centrale nelle religioni abramitiche, ovvero l'ebraismo, il cristianesimo e l'islam.

Ora che la GPA è divenuta reato universale, allora si cominci il processo storico che ha visto l'inizio di tale pratica:

Pubblico Ministero: una persona di buon senso

Reato: Gestazione per altri (GPA) forzata

Imputato: Abramo

Signore e Signori della Giuria,

oggi ci troviamo di fronte a un caso che, pur essendo avvenuto millenni fa, ha un'attualità sconcertante. Accuso Abramo, patriarca biblico e figura venerata da milioni di fedeli, di essersi macchiato di uno dei reati più gravi contro la dignità umana: la gestazione per altri, imposta con forza alla sua serva Agar.

Abramo, un uomo ricco e potente, si è servito di Agar come di un mero strumento per procreare, ignorando completamente i suoi diritti e la sua dignità. Ha trattato una persona, una donna, come un oggetto, un incubatore per la sua progenie, sfruttando la posizione di inferiorità della povera donna, costringendola a portare avanti una gravidanza non voluta e a subire le conseguenze fisiche e psicologiche di una gestazione forzata. Non solo Abramo ha sfruttato Agar come un oggetto, ma l'ha anche sottoposta a un'umiliazione pubblica, scacciandola nel deserto insieme al figlio appena nato. Ma badate bene, l'episodio di Agar è solo uno dei tanti esempi di come le donne siano state marginalizzate e sfruttate nel corso della storia, anche all'interno dei testi sacri a partire dalla Genesi. Ancora oggi, non sappiamo neppure il nome della moglie di Noè, mentre conosciamo alla perfezione i nomi di tutti gli animali imbarcati sull'Arca.

Signore e Signori, Abramo non è stato un eroe della fede, ma un abusatore. Le sue azioni sono in contraddizione con qualsiasi principio di giustizia e di eguaglianza.

Chiedo a questa corte di condannare Abramo per il reato universale di gestazione per altri forzata, e di riconoscere che anche le azioni degli uomini più venerati possono essere giudicate alla luce dei valori universali di giustizia e di rispetto per la dignità umana.


 

Ecco dunque i testi a cui si ispira la cattolicissima ministra che oggi esulta per aver introdotto il reato universale contro chi usufruisce della GPA. Un reato impossibile da perseguire considerando che in molti Paesi questa pratica è stata regolamentata. Un dettaglio ben noto a quanti hanno scritto e approvato la legge. Ma allora perché lo hanno fatto? Semplice! Non potevano proibirlo solo alle coppie omosessuali. Il 90% restante delle coppie eterosessuali che ricorrono a questa pratica, potranno tranquillamente continuare a farlo senza insospettire nessuno.

Se esistesse un Festival dell'Ipocrisia, la Palma d'Oro verrebbe conferita alla ministra per la famiglia, la maternità e le pari opportunità, e nelle motivazioni si citerebbe anche la sua proposta di fare diventare i medici delatori, anzi infami, come dicono loro, dinanzi a casi sospetti,

Consigli per la lettura al coordinatore di Fratelli d'Italia Fabrizio Busnengo: un semplice vocabolario della lingua italiana, giusto per comprendere la differenza tra omosessuale e pederasta.

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