Adele Pineda, assessore ai Servizi Sociali del Comune di Pantelleria, ha deciso di alzare la voce su un problema che non riguarda solo lei, ma tutti: il diritto alla salute. Da oltre dieci mesi, attende l’esito di un esame istologico cruciale, uno di quei referti che possono cambiare la vita. Per questo ha scelto di denunciare pubblicamente il ritardo con una lettera aperta all’Asp di Trapani. Ci racconta cosa è successo?
Mi sono sottoposta a un esame il 19 dicembre 2023, durante il quale è stato prelevato del materiale da analizzare. Sono passati undici mesi e ancora aspetto l’esito. È un tempo assolutamente inaccettabile. Se l’analisi dovesse riscontrare qualcosa di grave – e non so nemmeno se il materiale sia stato analizzato – il ritardo potrebbe avere conseguenze serie. Non avendo ricevuto risposte o alcuna comunicazione, ho deciso di rendere pubblica la mia storia. Mi aspettavo che l’Asp si facesse viva con una nota di scuse o almeno una spiegazione, ma niente. Ho inviato una mail dieci giorni fa e, a oggi, non ho ricevuto alcuna risposta.
Come si vive in una situazione di attesa così lunga?
Si vive con ansia e angoscia, soprattutto se si continuano a manifestare sintomi senza sapere cosa li stia causando. È una condizione logorante. Ogni giorno che passa, aumenta il timore di trovarsi di fronte a qualcosa di grave che, con questi ritardi, potrebbe evolvere senza controllo.
Oltre alla lettera all’Asp, ha deciso di coinvolgere anche i cittadini sui social. Perché?
Sì, sui social ho lanciato un appello ai miei concittadini, invitandoli a raccontare se avessero vissuto una situazione simile. Purtroppo, ho avuto la conferma che diverse persone stanno attraversando la mia stessa odissea. Non solo non ricevono i referti, ma manca del tutto una comunicazione chiara. Nessuno spiega i motivi del ritardo, né fornisce indicazioni su come procedere. Se ci sono difficoltà di qualunque tipo, è doveroso avvisare l’utente, permettendogli di decidere se e dove rifare l’esame. Invece, c’è un totale disinteresse e superficialità, che dimostrano un’assoluta mancanza di sensibilità nei confronti di chi si trova in una situazione di attesa e incertezza.
Qui la video intervista completa ad Adele Pineda