In “guerra” con l’ex moglie, una guerra condotta nelle aule di giustizia, nel dicembre 2023 ha fondato il C.U.M. (Centro uomini maltrattati… dalle donne, naturalmente), di cui è presidente. “Siamo stanchi di essere oggetto di pregiudizi – afferma Giuseppe Maria Arangio, imprenditore marsalese - E’ incredibile come la violenza sugli uomini sia fonte solo di sberleffi e atteggiamenti canzonatori. Troppe volte la violenza psicologica che subiamo noi uomini non prevede alcuna forma di tutela da parte dello Stato e dell’opinione pubblica. Per questo motivo abbiamo deciso di dire basta a questa discriminazione che vede noi uomini essere sempre descritti come dei carnefici e le donne sempre e solo come vittime”.
Adesso, però, il Tribunale civile di Marsala (presidente del collegio: Michele Ruvolo) gli ha dato torto decidendo sull’affidamento di un figlio minore. Il bambino è stato, infatti, affidato (“in via super esclusiva” scrivono i giudici) alla moglie, la mazarese Laura Bruno, che “potrà adottare da sola – continuano i giudici - anche le
decisioni di maggiore interesse concernenti l’istruzione, l’educazione, la salute, la residenza abituale del figlio minore”. Rigettata, comunque, la domanda di decadenza dalla responsabilità genitoriale avanzata dalla donna e dal curatore speciale del minore, ma disposto che gli incontri padre-figlio avvengano presso lo spazio neutro con il monitoraggio dei servizi. Inoltre, per Arangio ci potrebbero anche essere guai penali in vista. Il Tribunale civile, infatti, ha disposto la trasmissione del decreto con cui dispone l’affidamento del minore alla madre alla Procura della Repubblica per le “valutazioni di sua competenza” in merito ad un episodio raccontato dal minore. E
cioè che questi, per punizione, sarebbe stato bloccato ad una sedia con del nastro adesivo alle braccia, alle gambe e in altre parti del corpo. Anche sulla bocca avrebbe detto il bambino. E una analoga punizione sarebbe stata attuata per il figlio della nuova compagna. Ad assistere Laura Bruno è stato l’avvocato trapanese Carlo Massimo Zaccarini, mentre legale di Arangio è Maria Carla Angileri.
Sul piano penale, l’uomo aveva denunciato l’ex moglie per molestie, ma lo scorso 2 febbraio il giudice monocratico di Marsala ha assolto la donna con la formula “perché il fatto non sussiste”, anche se la Procura ha poi proposto appello. Si attende, quindi, il processo di secondo grado.