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05/12/2024 10:18:00

 La zattera per l'aperitivo torna alla Laguna dello Stagnone: rischi e irregolarità risolti?

A quattro mesi dal sequestro, una delle famigerate zattere per aperitivi nello Stagnone di Marsala è tornata in acqua. Vi ricordate? Ne avevamo parlato questa estate, quando nelle acque della laguna avevano fatto la loro comparsa due rudimentali strutture galleggianti in legno, ideate per ospitare turisti desiderosi di vivere un’esperienza “sui generis” con aperitivi in mezzo alla laguna.

Le zattere, realizzate artigianalmente da un ambulante che opera da anni nella riserva naturale, erano subito finite al centro di polemiche e di un’indagine. Dopo la pubblicazione del nostro articolo, i militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala avevano effettuato un sopralluogo all’interno della Riserva Naturale Orientata “Isole dello Stagnone”, accertando diverse irregolarità. Tra queste, l’installazione abusiva di una struttura fatiscente e delle due zattere, prive delle necessarie dotazioni di sicurezza, sul demanio pubblico marittimo. Il risultato? Sequestro immediato.

A distanza di mesi, una delle zattere sembra essere stata dissequestrata e riposizionata in laguna, ma la situazione non sembra essere cambiata. Dalle foto di Tp24 la struttura appare ancora rudimentale e, presumibilmente, sprovvista di certificazioni o misure di sicurezza adeguate per garantire l'incolumità di chi vi sale.

La presenza della zattera solleva inevitabili interrogativi: come è possibile che questa sia stata rimessa in mare senza che siano state risolte le criticità riscontrate questa estate? La presenza di turisti su una struttura del genere rappresenta un rischio per la sicurezza, ma, probabilmente, anche una violazione delle normative che regolano l’uso del demanio marittimo all’interno di un’area protetta.

Cosa accadrà ora?
Resta da vedere se le autorità interverranno nuovamente per verificare la situazione e, eventualmente, prendere provvedimenti. Intanto, la zattera si trova nelle acque dello Stagnone. Per il momento, non è chiaro se siano state adottate migliorie o misure correttive per rendere l’attività conforme alle normative. La speranza è che il rispetto per la sicurezza e per la tutela dell’ambiente prevalgano, evitando il ripetersi di situazioni potenzialmente pericolose per chi dovrebbe usufruirne e per la fragile Laguna dello Stagnone che tra kite, grandi eventi e un continuo processo di antropizzazione rischia di essere distrutta.