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28/12/2024 12:00:00

 Un Natale da ricordare a Castellammare: 56 precari del Comune stabilizzati dopo 30 anni

Un regalo di Natale che segna un nuovo inizio: 56 lavoratori ASU del Comune di Castellammare del Golfo, dopo decenni di precariato, hanno finalmente firmato un contratto a tempo indeterminato. Un evento che non solo porta stabilità lavorativa, ma restituisce dignità e sicurezza alle famiglie coinvolte, proprio a ridosso delle festività natalizie.

Questa mattina, venerdì 27 dicembre, nella sala giunta di Palazzo Crociferi, si è svolta la cerimonia ufficiale di sottoscrizione dei contratti. Ad accogliere gli ex ASU, oggi dipendenti a tutti gli effetti del Comune, c’erano il sindaco Giuseppe Fausto, gli assessori della giunta comunale, il presidente del consiglio comunale Giuseppe Ancona, e diversi consiglieri comunali.

Il sindaco: “Un traguardo di dignità”
«Siamo contenti perché abbiamo fatto il nostro dovere dando a 56 lavoratori il ruolo e la dignità che meritano», ha dichiarato il sindaco Giuseppe Fausto. «Era uno degli obiettivi prioritari della nostra amministrazione e siamo lieti di averlo raggiunto grazie alla possibilità normativa e al lavoro di squadra. Oggi auguriamo buon lavoro ai neo assunti e un anno più sereno alle loro famiglie». Il primo cittadino ha voluto sottolineare l’importanza del dialogo costante con i sindacati e il lavoro svolto dai dirigenti e dalla segretaria generale Giuseppina Buffa, che hanno seguito con determinazione l’iter burocratico necessario per arrivare alla stabilizzazione.

Le nuove mansioni dei lavoratori
I 56 ex precari, ora inquadrati in diverse categorie (A, B, C e una in categoria D), andranno a ricoprire una vasta gamma di mansioni in base ai titoli di studio, dal diploma di scuola media a quello superiore, fino alla laurea.

Un futuro certo dopo 30 anni di incertezza
Questi lavoratori, storicamente impegnati in attività socialmente utili, attendevano da quasi 30 anni una svolta lavorativa. La firma del contratto rappresenta per loro non solo la fine del precariato, ma anche l’inizio di una nuova fase, con una prospettiva lavorativa finalmente stabile.