Il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, interviene con una dichiarazione sul processo che lo vede imputato per diffamazione nei confronti dell'imprenditore Andrea Bulgarella, da lui accusato - da qui la denuncia - di aver tombato il canale Scalabrino. Qui parliamo della vicenda giudiziaria.
Il primo cittadino ha rilasciato una lunga e criptica dichiarazione sui social. Il messaggio, che tenta di spostare l’attenzione sul passato urbanistico della città e su presunti "sacchi edilizi", rischia però di risultare confuso e fuorviante rispetto alla realtà del procedimento giudiziario in corso.
La dichiarazione del sindacoNel suo post, Tranchida parla di "difendere la verità", affermando che Trapani e i trapanesi sarebbero le vere "parti civili" della vicenda, riferendosi alle conseguenze delle lottizzazioni urbanistiche e dell’interramento del canale Scalabrino, una delle cause dei gravi allagamenti che hanno colpito la città negli ultimi anni.
Tuttavia, Tranchida evita di affrontare direttamente il cuore della questione che lo vede imputato: il fatto che abbia pubblicamente accusato l’impresa di Andrea Bulgarella di essere responsabile dell’interramento del canale, accusa che l’imprenditore ha contestato definendola falsa e diffamatoria. Proprio queste affermazioni sono al centro del processo.
Il processo per diffamazioneTranchida è stato citato a giudizio per le dichiarazioni rese durante una video-intervista rilasciata a Tp24 nel maggio 2023, in cui, parlando degli allagamenti, ha affermato che Bulgarella e altri avrebbero "speculato" edilmente a danno della città, contribuendo all’interramento del canale Scalabrino. Secondo la Procura, tali dichiarazioni rappresentano un fatto determinato e diffamatorio, da qui la decisione di procedere con il giudizio immediato.
Nella prima udienza, la parte civile - rappresentata dall’avvocato Siragusa - ha chiesto un risarcimento complessivo di 450.000 euro a favore di Bulgarella e delle sue società. Il dibattimento entrerà nel vivo il prossimo 5 marzo, quando il sindaco dovrà rispondere alle accuse davanti al tribunale di Trapani.
Confusione e vittimismoLa dichiarazione di Tranchida, oltre a essere in parte criptica, sembra tentare di ribaltare il tavolo e spostare il dibattito pubblico su un piano più generale. Il sindaco parla di "malaffare" e di "connivenze" passate, riferendosi genericamente al "sacco edilizio" di Trapani e sottintendendo che il vero reato sarebbe quello commesso ai danni dei cittadini. Tuttavia, tale strategia sembra ignorare che il processo riguarda una specifica accusa di diffamazione, legata a dichiarazioni attribuite direttamente a Tranchida e considerate lesive della reputazione di Bulgarella.
Non solo: il sindaco sbaglia completamente obiettivo, trasformandosi in una sorta di "vittima del sistema" quando, invece, il procedimento in corso è stato avviato proprio per accertare se le sue parole abbiano leso la reputazione di un imprenditore.
In attesa che il dibattimento faccia chiarezza sulla vicenda, è evidente che la comunicazione di Tranchida rischia di creare confusione nell’opinione pubblica, distogliendo l’attenzione dal vero tema del processo. Se è legittimo discutere di urbanistica e dei problemi strutturali di Trapani, è altrettanto vero che il tribunale dovrà stabilire se le affermazioni del sindaco su Bulgarella siano state diffamatorie o meno. E questo nulla ha a che vedere con l’essere o meno dalla parte della "verità" e della "giustizia".
Per approfondire i dettagli sul processo, leggi il nostro articolo: Cosa sappiamo del processo per diffamazione al sindaco Tranchida: chiesti 450mila euro.