Alberto Di Girolamo, ex sindaco di Marsala, nei giorni scorsi lei, con una sua lettera, è intervenuto sulla questione sicurezza e su quanto accaduto in città. Questo suo intervento non è andato giù al sindaco Massimo Grillo e alle assessore Ingardia e Piccione, che hanno messo la faccia e replicato, anche se le parole le ha messe il sindaco. Cosa succede?
L’aggressione avvenuta a Marsala è un fatto grave per più motivi. Il fatto che accada in tutta Italia non significa che, siccome succede ovunque, sia meno grave. L’ambulanza è arrivata senza medico, e se il ragazzo avesse avuto un taglio più profondo alla giugulare o alla carotide, cosa sarebbe successo? Con tutto il rispetto per l’infermiera, il medico avrebbe potuto fare sicuramente qualcosa di più. Mi sono informato, e sembra che il fatto che l’ambulanza arrivi senza medico succeda molto spesso.
Un altro fatto grave è che la macchina della polizia è arrivata dopo due ore da Trapani. Marsala è una città di 85mila abitanti, non è un paesino di diecimila. Cosa sta succedendo in città?
Ho letto l’intervista a Enzo Sturiano: lo dice lui che le cose non vanno bene. Se lo dice lui va bene, e se lo dico io no? Non si capisce il perché. Sturiano afferma che nella polizia manca il 50% del personale e forse il 70% dei vigili urbani. Questo è molto grave: una città non può vivere senza le forze dell’ordine. Serve una divisa che passeggi in via XI Maggio, in centro storico, nelle ore serali o nel fine settimana, quando c’è la movida. Mi sembra che in questa città né il sindaco né gli assessori, invece di rispondere a me, si siano rivolti alla Prefettura, al Questore o addirittura ai piani più alti, considerando i buoni rapporti che hanno con la Meloni, per fare qualcosa di concreto per questa città, di cui tutti sentiamo il bisogno. Se la città sta morendo, se i negozi sono chiusi e tanti cittadini mi dicono che non vanno in centro perché hanno paura, ci sarà un motivo. Non è che lo avvertiamo solo noi. Non è normale né accettabile.
Di Girolamo, le assessore hanno risposto dicendo: “Noi abbiamo fatto le assunzioni dei vigili urbani, quello che Di Girolamo non ha fatto in cinque anni”.
Noi, in cinque anni di amministrazione, abbiamo portato i vigili urbani che erano precari, con contratti di 20/24 ore, alla stabilizzazione a 36 ore. La legge, se vuoi fare le cose in modo regolare, dice che prima bisogna stabilizzare i precari.
Loro, invece, hanno fatto bandi di tre mesi in tre mesi, cosa che non va assolutamente bene. Dopo tre mesi cosa succede? Ai miei tempi c’erano circa 70 vigili urbani; ora ce ne sono una trentina, perché la maggior parte sono andati in pensione. Perché, in quattro anni e più, non hanno fatto un concorso?
Perché hanno speso soldi per assumere una segretaria particolare del sindaco, un esperto in qualcosa, un portavoce, e tre persone per il CDA di Marsala Schola. Sono soldi che io avrei speso in altro modo. Forse non si potevano assumere 50 persone, ma 15/20 sì, in quattro anni.
Alberto Di Girolamo, cosa pensa di Marsala Schola?
Noi eravamo per lo scioglimento, ma il consiglio comunale si è opposto. Il segretario generale di allora ci aveva assicurato che nessuno avrebbe perso il posto di lavoro e che si potevano trasferire tutti al comune, risparmiando. Il CDA, poi, era composto dai dirigenti del comune a costo zero. Ora non è più così: due membri sono nominati dal sindaco e uno dal presidente del consiglio comunale. Altro che partiti! Questo CDA costa alla collettività marsalese alcune migliaia di euro.
Qual è la cosa peggiore del sindaco Massimo Grillo in questi quattro anni?
Dire cose non vere, promettere cose che non potrà mai fare e tutti i soldi europei persi. Mentre i fondi comunali, se non li spendi quest’anno, li spendi il prossimo, i soldi europei, se non li utilizzi per i progetti per cui sono stati assegnati, tornano indietro.
Alcuni esempi: 26 milioni per i passaggi a livello, scomparsi. 135 milioni per lo scorrimento veloce Marsala-Mazara, scomparsi. E tanti altri. 2,2 milioni per la messa in sicurezza del lungomare: ora il sindaco dice che li ha recuperati, non si sa, ma nel frattempo altri fondi, come quelli per gli autobus, sono stati spesi e oggi gli autobus sono fermi. Questo non è ammissibile: è di una gravità assoluta. Ha causato un danno incredibile alla collettività, soprattutto ai giovani, perché i finanziamenti pubblici permettono di creare lavoro e servizi. E qui non abbiamo né lavoro né servizi. Questo è il danno più grave, perché i soldi non si recuperano.
Qui l'intervista completa ad Alberto Di Girolamo