Al cimitero di Trapani non solo l'acqua si disperde a causa di rubinetti rotti appena installati, ma anche la memoria dei defunti viene calpestata in modo inaccettabile. Questa la denuncia dell'imprenditore Bartolo Giglio, che fotografa sui social la situazione: acqua che sgorga da un rubinetto rotto e lapidi dell'ottocento utilizzate per riparare una fontana.
E in Viale Dante, angolo viale De Amicis, le lapidi di Zichichi (deceduto nel 1909) e dei "figlioletti" Giuseppe e Maria Panfalone (morti nel 1880) sono state utilizzate per riparare il bordo di una vasca.