ha definito il tour Nando Dalla Chiesa, il presidente onorario di Libera alla presentazione milanese visto che la tournee tocca Nord, Centro e Sud: a Castel Volturno, dove la camorra ha ucciso don Peppe Diana e ha trucidato sei immigrati, a Torino nella cascina dove la 'Ndrangheta decise la morte del pm Bruno Caccia, a Brindisi, Genova, Garbagnate (nel milanese), Cisterna di Latina, Polistena (Reggio Calabria).
La conclusione sara' a Cinisi, il paese di Impastato dove i Modena City Ramblers già hanno suonato qualche anno fa. Questa volta la scaletta del concerto include le canzoni del cd appena uscito Onda libera, dedicato proprio alla libertà e alla legalità . I Modena City Ramblers non saranno però da soli con il loro combat folk, ma ci saranno anche altri gruppi, spettacoli teatrali come in vere e proprie feste a cui - in alcune tappe - parteciperanno Paolo Haendel, Marco Paolini (con un'adesione formale anche il nobel Dario Fo). "I beni confiscati - ha spiegato il presidente di Libera don Luigi Ciotti - sono un segno di potenza economica, di potere per i mafiosi e andare lì a portare un segno di libertà , parole di vita è una cosa unica".
Ed è anche l'occasione per rilanciare alcune richieste: ad esempio che le banche tolgano le ipoteche che gravano su 1.700 dei circa novemila beni confiscati e che i Comuni e le associazioni non sono in grado di regolare. "Sarebbe un segno di trasparenza e di legalità " ha osservato don Ciotti. E poi ancora che si crei l'agenzia nazionale per i beni sequestrati, si usino per scopi sociali anche i beni confiscati ai corrotti (come prevede la Finanziaria del 2006) e si pensi alla produttività delle aziende sequestrate alle mafie. Su oltre 1.100 ne sono sopravvissute 64.