Fini ha sottolineato il ''forte impegno parlamentare'' di Pio La Torre, specie ''in commissione antimafia'' e ha rimarcato come ''nel suo insegnamento c'e' la consapevolezza che la violenza e l'arretratezza si combattono con la pratica quotidiana legalita'''. ''Il sacrificio di La Torre e di tutti coloro che si sono immolati nella lotta contro la mafia deve essere riconosciuto e rispettato nel tempo da tutte le generazioni'', ha detto Fini.
E' questo il senso dell'iniziativa che tra poco, alla presenza dell capo dello Stato si terra' a Montecitorio: apporre una targa commemorativa all'ingresso di Palazzo Montecitorio che faccia emergere la ''consapevolezza del valore del sacrificio'' e che ''confermi l'impegno del Parlamento contro la mafia''. ''E' un piccolo ma tangibile segno di riconoscenza'', ha spiegato Fini nella convizione che l'esem
pio di persone come La Torre ''possa continuare nel tempo a trasmettere, soprattutto ai giovani coraggio e fiducia''. Al termine del suo intervento Fini ha salutato la vedova di Pio La Torre, signora Giuseppina, e i figli Franco e Filippo, presenti alla Camera.
“A Pio La Torre dobbiamo la legge sul reato di associazione mafiosa e sulla confisca dei beni ai mafiosi. Fu lui a capire per primo che togliendo il denaro alla mafia le si toglieva prestigio e potere, la si rendeva meno potente. Un principio sempre valido, ora più che mai. Ed è sul suo sacrificio e sul suo esempio che deve continuare con determinazione la lotta alla mafia”. Lo dice Rita Borsellino, candidata capolista del Partito Democratico alle elezioni europee nel collegio delle Isole, che ha preso parte stamattina alla commemorazione sul luogo dell’eccidio in via Li Muli (Piazza
Turba) nel giorno del 27esimo anniversario dall'uccisione dell'esponente Pci e del suo collaboratore Rosario Di Salvo.