econdo gli agenti di Via Verdi ha una possibile valenza intimidatoria. Comprensibilmente turbati i sei vigilanti in servizio, che hanno chiesto agli operatori di polizia di procedere con i primi accertamenti in modo da risalire agli autori del gesto e porre fine ad una serie di minacce avviate già da qualche tempo. Non è infatti l'unico caso che si è verificato alla Riserva, perché ci sono dei precedenti simili che generano maggiore allarme nei destinatari della pericolosa busta. La Polizia è al lavoro per cercare di venire a capo della vicenda e le piste seguire sono diverse, anche se la più accreditata potrebbe essere quella che fa riferimento ai vari sequestri di reti operati proprio dal
personale della vigilanza e alle contravvenzioni elevate per conto della provincia alle varie imbarcazioni presenti nella zona. I vigilanti, infatti, guardie venatorie in divisa ma non munite di armi, hanno il compito di operare sequestri di reti per la pesca illecita allo Stagnone e fermare le imbarcazioni che trasgrediscono quanto disposto dal regolamento della Riserva; trasgressioni che si verificano di frequente con il disappunto degli ambientalisti sempre pronti ad intervenire.
Questo il commento del consigliere provinciale del Pdl, Giovanna Benigno: "Ancora una volta assistiamo a gravi atti intimidatori nei confronti di chi svolge il proprio lavoro quotidianamente attenendosi alle norme e al regolamento previsto per la tutela del luogo più bello e incantato che tutti ci invidiano “La Riserva dello Stagnoneâ€. Le guardie della riserva, dipendenti provinciali non sono ben viste dai frequentatori dell’area, perché nel nostro paese far rispettare le leggi, denunciare chi costruisce abusivamente in quella zona o chi esercita pesca di frodo, è andare contro corrente o contro chi crede ancora di vivere in una società che sta a guardare di fronte alle ingiustizie e prepotenze.
Io non posso farlo e per questo sono vicina e solidale alle guardie della riserva di cui conosco il senso del dovere e anche le difficoltà , spesso incomprese, con cui svolgono il proprio lavoro.
Lasciare dei proiettili dietro un portone di un ufficio pubblico è una dimostrazione di inciviltà e criminalità ingiustificabile.
Chiederò oggi stesso un sostegno concreto alla Provincia, al Comune di Marsala e al Prefetto affinché si trovi il modo di incrementare i controlli con l’affiancamento di altre forze dell’ordine".
Questo il commento del Presidente della Provincia, Turano: †Non riesco a capire da che cosa possa scaturire un simile gesto. L’area della Riserva dello Stagnone, tra i luoghi più belli della nostra Provincia, è patrimonio di tutti. Oltre a condannare il vile gesto intendo ancora di più, per l’occasione, rimarcare l’impegno di questa amministrazione, nel tutelare la bellezza dei luoghi e del loro patrimonio naturale. Auspico infine che, le Forze dell’Ordine possano al più presto assicurare alla giustizia gli autori del vile gestoâ€.
A proposito della Riserva dello Stagnone, c’è da aggiungere che il Consigliere Ignazio Passalacqua (gruppo misto) ha segnalato che l’imbarcazione in dotazione agli addetti alla sorveglianza, peraltro già guasta, è andata completamente distrutta nell’incendio della struttura di un privato che l’aveva in custodia, mentre il capogruppo del PD, Salvatore Daidone, ha chiesto che vengano valutati i costi presuntivi e la possibilità di dotare lo “Stagnone†di un servizio di sorveglianza satellitare per dare una risposta forte e definitiva alle illegalità messe in atto all’interno della Riserva.