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28/05/2009 05:40:31

Adoc: spiagge sporche e inaccessibili. Carini: "è tutto pronto"

tale stagione dovrebbe rappresentare un momento di attenzione turistica, forse il più importane dal punto di vista economico. Purtroppo il non avere risolto in modo definitivo il problema dell’utilizzo ed accesso alle spiagge ripropone per intero questa annosa questione. Persiste la prevalenza dell’interesse privato su quello pubblico, ed abbiamo l’impressione che, nonostante il provvedimento di sospensione emanato da Carini, si è continuato a rilasciate concessioni per nuovi lidi ed emesse autorizzazioni per ulteriori ampliamenti di quelli esistenti, proprio in prossimità delle poche strade di accesso al mare. E’ una situazione non più tollerabile, sulla quale l’Adoc si è spesa nel tempo, in nome e per conto degli interessi generali e soprattutto per dare una risposta a quel migliaio di cittadini e turisti che hanno sottoscritto anche un’apposita petizione”.
Ma ora Carini risponde e si discolpa: “Fin dal mio insediamento ho dedicato massima attenzione al problema delle spiagge e della balneazione perché credo, come Lei, che la stagione estiva e le nostre bellezze paesaggistiche fungano da irresistibile richiamo nei confronti dei turisti. Alla vigilia dell’estate del 2007, ho avuto il mio bel da fare nel fronteggiare alcune emergenze fra cui: la pulizia delle spiagge, la disciplina degli accessi a mare, il rilascio di pareri sulle concessioni demaniali per l’installazione di nuovi lidi balneari. Tutta una problematica sulla quale la nostra attenzione non è mai venuta meno.
Non a caso, uno dei miei primi atti fu l’emanazione di una determina con la quale sospendevo, fino all’approvazione del nuovo Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM), il rilascio da parte del settore Territorio ed Ambiente dei pareri favorevoli propedeutici alle concessioni demaniali da parte dell’Assessorato Regionale al Territorio ed all’Ambiente – Sezione Demanio Marittimo.
Ciò, in buona sostanza, ha comportato il blocco di tutte le richiese di nuove aree balneari o di ampliamento di quelle esistenti per gli anni 2007 e 2008.
Nel frattempo l’ufficio preposto provvedeva a redigere la bozza del PUDM che è stata esaminata in una conferenza di servizio presso il Demanio dell’ARTA in data 10.11.2008. In relazione alla complessa normativa regionale che prevede visti incrociati i tempi di approvazione del P.U.D.M. si prevedono lunghi.
Da qui la revoca della mia precedente determina con l’atto amministrativo n. 41, datato 29 aprile 2009, che pur consentendo nuovamente il rilascio di pareri favorevoli per l’occupazione del demanio marittimo, è nel pieno rispetto delle linee guida contenute nella L.R. 15 del 29.11.2005 e nel Decreto Assessoriale Territorio ed Ambiente del 25/5/2006 che disciplinano la materia.
In buona sostanza, la determina sindacale 41/2009 consente all’ufficio Territorio ed Ambiente del Comune di rilasciare nuovamente pareri volti all’ottenimento di concessioni demaniali ex novo o di ampliamento di quelle esistenti. In ogni caso il rilascio delle concessioni è di esclusiva competenza dell’Assessorato Regionale al Territorio e all’Ambiente – ufficio del Demanio Marittimo, previa sottoscrizione di apposita clausola con la quale il concessionario di impegna ad adeguare la propria struttura al piano (PUDM), dopo l’approvazione dell’ARTA.”
Per discutere di tutto ciò, l’Adoc ha chiesto ufficialmente un urgente incontro e la convocazione di un’apposita conferenza di servizio, alla quale rivendica il diritto a partecipare, dove ci si confronti e si pervenga all’adozione del piano di utilizzo delle spiagge. “Si ha l’impressione – dice l’Adoc - che tale questione, che si trascina ormai da anni, voglia essere affrontata superficialmente e solo come un fatto tecnico burocratico, con la conseguenza di mantenere lo status-quo, quindi, privilegiando gli interessi di alcuni privati a danno degli interessi delle migliaia di cittadini che hanno il diritto di fruire liberamente delle spiagge.
Noi non condividiamo né il metodo sin qui adottato che non ha coinvolto le Forze Politiche, le Forze Sociali e la Città rispetto ad un problema di così importante rilevanza sociale, né l’intendimento profuso nella bozza del provvedimento. L’art.5 della predetta legge regionale stabilisce opportunamente che il 50% del litorale deve essere destinato alla fruizione pubblica.
Noi ribadiamo, contrariamente a quanto proposto dall’Ufficio, che questo 50% deve riguardare prioritariamente le uniche spiagge accessibili allocate in prossimità delle poche vie di accesso al mare (dove insistono i parcheggi ed altri servizi), dato che nella nostra Città, di fatto, a causa dell’abusivismo edilizio e di scellerate scelte politiche perpetrate nel tempo, la maggior parte di esse risulta non essere accessibile o quanto meno non facilmente accessibile”.
Ma sugli accessi al mare, Carini è di parere opposto: “questa Amministrazione ha sempre usato fermezza con i trasgressori dell’ordinanza che intima ai proprietari delle abitazioni che insistono nelle strade demaniali che consentono l’accesso alla spiaggia di tenere aperti i cancelli o altri sbarramenti nel periodo estivo. Tutti gli accessi sono indicati con degli appositi cartelli ed i vigili sono pronti ad intervenire per reprimere ogni e qualsivoglia abuso dei residenti in quelle zone balneari”.

I problemi comunque non riguardano solo la spiaggia: nella nota Adoc si ricorda sia “il litorale sud, con i fanghi della colmata e quella schifosa rete metallica,che sembra una discarica od un pollaio” e “il litorale nord divenuto, quasi tutto, di proprietà privata non si sa bene in base a quali titoli.” Situazioni difficili, in cui si mescolano anche competenze distinte: “Sul problema della colmata non crediamo di poterci rimproverare nulla – risponde Carini - la competenza è della Provincia Regionale e noi abbiamo sempre sollecitato la soluzione. In più, l’Amministrazione ha avocato a sè delle competenze non proprie (caratterizzazione dei fanghi) ed ha messo a disposizione della Provincia i propri tecnici per definire il nuovo progetto volto non solo alla sistemazione della colmata ma anche e soprattutto alla riqualificazione dell’intera area su cui insiste la stessa colmata. Per il litorale nord la questione è più complessa e non addebitabile certamente a questo esecutivo comunale.”

L’Adoc ricorda anche che il Comune di Marsala non ha presentato quest’anno l’istanza per la Bandiera Blu, in quanto non era in possesso di alcuni requisiti specifici, tra i quali la percentuale minima di raccolta differenziata e quello che riguarda la rete fognante. “E’ pur vero che Lei ha ereditato una situazione non proprio felice che noi abbiamo definito di “concessione selvaggia”, - dice Pino Amodeo, ricolegendosi al Primo Cittadino - ma Lei oggi non può più esimersi dall’adottare immediatamente il piano di utilizzo delle spiagge, che deve ripristinare ragionevolmente le condizioni di equilibrio tra interesse pubblico e privato e gli altri provvedimenti ed interventi per ridare alla Città una dignitosa immagine dei propri litorali. In mancanza, accogliendo la proposta di alcuni cittadini, organizzeremo manifestazioni che prevedono anche l’occupazione fisica delle spiagge.”

Accogliendo la proposta all’incontro, il Sindaco conclude:“E’ vero non abbiamo presentato l’istanza perché sono cambiati i parametri richiesti dalla Fee, ma è altrettanto certo che abbiamo proceduto per tempo debito all’indizione delle gare per la pulizia e la sistemazione delle spiagge nei due versanti del litorale. Il prossimo 3 giugno procederemo alla consegna anticipata dei lavori alla ditta Edilsea di Mazara del Vallo che si è aggiudicata la gara d’appalto e ben presto la balneazione nei tratti di spiaggia libera potrà svolgersi in condizioni ottimali.”
Sulla data del 3 giugno non tutti sono concordi. Il consigliere comunale Gesone sostiene che il 3 giugno è "una previsione fin troppo ottimistica. La pulizia delle spiagge non sarà fatta prima della metà di giugno".