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28/05/2009 16:12:36

Padre e figlio aggrediscono il vicino con un cacciavite

Era pomeriggio, di due giorni fa, e durante un fortuito incontro in Paceco La Torre e Todaro Salvatore hanno iniziato a rivolgersi pesanti minacce, con la promessa di voler chiarire la questione una volta ritrovatisi a Trapani nella propria palazzina. Giunta la sera, intorno alle ore 21.00, una abitante di una palazzina vicina chiama il 112 e chiede l’intervento dei Carabinieri perché sente delle forti urla e parole di minaccia provenire dall’edificio di fronte. La centrale operativa del Comando Provinciale di Trapani inviava subito due gazzelle del N.O.R.M. i cui equipaggi soccorrono il 34enne macellaio riverso a terra e con una vistosa ferita sanguinante al petto. il 118, il ragazzo deve essere trasportato d’urgenza all’ospedale, perde molto sangue, è stato colpito con un oggetto contundente, un coltello, forse un cacciavite. Dopo pochi istanti i militari rintracciano gli aggressori che, in caserma, ammettono di essere stati loro ad aggredire il LA TORRE. Si tratta di un padre e di un figlio, a loro dire esasperati dalla disputa condominiale, che indicavano riconducibile a responsabilità dell’aggredito. Sono incensurati, ma il padre ha colpito il giovane al petto all’altezza del cuore con un cacciavite, che per poco non arrivava a trafiggerlo. Ha ammesso di aver compiuto il grave gesto. Prima di andare incontro al LA TORRE si era preparato allo scontro occultando un cacciavite americano da 15cm sotto la manica della camicia, in modo da apparire disarmato. Il figlio ha sostenuto il padre nella colluttazione, sferrando calci e pugni al corpo. Esperiti tutti gli accertamenti preliminari, i due sono stati dichiarati in stato di arresto e tradotti in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. L’accusa è di lesioni aggravate in concorso. Oggi si è tenuto l’interrogatorio innanzi al GIP di Trapani, il quale ha convalidato gli arresti operati dal Carabinieri ed ha condannato i due, tenuto conto dell’assenza di precedenti penali e di polizia, all’obbligo di dimora nei comuni di Paceco e Trapani. Il macellaio ferito ne avrà per più di 20 giorni.