E' l'ultimo dato, aggiornato al 25 maggio, del
Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Rino Monaco, che sta procedendo a un censimento.
Sistema informatico. Il Commissario ha avviato da tempo il lavoro di costruz
ione di un nuovo sistema informatico per la ricerca delle persone scomparse che consentirà , tra l'altro, l'incrocio dei dati sui cadaveri non identificati e gli scomparsi.
I cadaveri senza nome più numerosi si trovano nel Lazio (188); seguono Lombardia (130), Sicilia (110), Puglia (52), Veneto (45) e Campania (42).
Il registro contiene le informazioni più significative, come i segni fisionomici particolari e le circostanze del ritrovamento, oltre ai riferimenti relativi alle procure e agli uffici che trattano il caso.
Cadavere identificato dopo 7 anni. Le procure, sollecitate tramite circolari, forniscono le informazioni essenziali sui cadaveri ignoti per favorirne il confronto con quelle riguardanti i singoli casi di scomparsa. In questo modo, ad esempio, è stato possibile dare un nome a un cadavere conservato da sette anni in una cella frigorifera della sezione di medicina legale dell'azienda ospedaliera di Pisa. Si trattava di un uomo sparito da casa nel 2001. L'identificazione è stata possibile grazie al confronto del dna del cadavere con quello delle figlie.
Il censimento non è ancora completo, perché devono essere acquisiti i dati di alcuni Comuni, aziende ospedaliere ed istituti di medicina legale in ritardo, ma il numero dei corpi senza nome - fanno sapere dagli uffici del Commissario - non dovrebbe ormai salire di molto.
Lapidi senza nome per i migranti. Oltre a quelli conservati negli obitori ci sono anche diversi corpi che riposano nei cimiteri con lapidi prive di indicazioni. E sono soprattutto in Sicilia i cadaveri dei migranti annegati durante i viaggi della speranza degli ultimi anni. Corpi questi, quasi certamente destinati a rimanere senza un nome e per i quali il Commissario ha disposto gli accertamenti richiesti da parte del
Servizio di cooperazione internazionale del Dipartimento della Pubblica sicurezza.