one della fatiscenza ormai irreversibile e le conferenze di servizio convocate dal sindaco, Renzo Carini, con i vertici dell'Asl 9, sono stati disposti i trasferimenti definitivi dei reparti residui del San Biagio al nuovo presidio. Da mercoledì, sette ambulatori specialistici dell'ospedale San Biagio, infatti, saranno trasferiti al nuovo ospedale "Paolo Borsellino": si tratta dell'Urologia, le cui visite si possono effettuare il lunedì e il mercoledì dalle 8,30 alle 13,30 e dove lavorano i dottori Angileri, Ferrera, Marino, De Marco e Polito, della Nefrologia e Dialisi (visite ambulatoriali possibili il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8 alle 13, vi lavorano i dottori Oddo e Zichittella), della Medicina Interna (le visite il lunedì e il giovedì dalle 8,30 alle 10,00, con i dottori Cangelosi, Di Pietra, Pantaleo, Ippolito ed Esposi
to - e che comprende gli ambulatori di Dislipidemie e prevenzione delle malattie Aterosclerotiche, diretto dal dottor Pantaleo, e l'ambulatorio di Pneumologia diretto dal dottore Di Pietra) e ancora il reparto di Senologia chirurgica (visite ed ecografie il mercoledì, giovedì e venerdì dalle 8,30 alle 13,00 con i dottori Maceli, Fazio, Alparone), la Neurologia (visite dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30 con il dottor Abrignani); la Cardiologia (elettrocardiogrammi e visite il martedì e il giovedì dalle 8,30 alle 13,30) e la Chirurgia vascolare (visite il martedì dalle 8,30 alle 13,30 con i dottori Tumbarello, Parrinello, Trama, Fontana). Per quanto riguarda la prenotazione e il pagamento del ticket, così come reso noto dall'Asl n.9 di Trapani, gli stessi si potranno effettuare presso gli appositi sportelli di entrambi gli ospedali: al "San Biagio" dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 12,30, e il martedì e il giovedì dalle 15 alle 17, e al «Paolo Borsellino», invece, dal lunedì al venerdì dalle 8,15 alle 12,30. Con il trasferimento di questi ulteriori reparti viene conferita certezza alla piena attività del nuovo ospedale e vengono date risposte certe agli utenti spesso lasciati in balia delle disfunzioni; tra i dubbi residui rimane, però, quello relativo al personale infermieristico, il cui numero, anche alla luce di alcune recenti licenziamenti, verrebbe ritenuto insufficiente per le tante esigenze della nuova struttura e dei suoi pazienti.
Jana Cardinale