Nell'operazione sono coinvolte l'Agenzia regionale per i rifiuti e la Protezione civile regionale, che fin dall'inizio ha messo a disposizione mezzi, risorse e disponibilita' finanziarie, tra cui due caterpillar in attivita' a Bellolampo. Grazie all'ordinanza presidenziale questi mezzi potranno essere utilizzati anche fuori delle province di competenza e sara' garantita la necessaria copertura economica per le piu' urgenti riparazioni di altri 20 autocompattatori da mettere subito al lavoro. Con questo impegno, che comportera' un spesa di un milione di euro per dieci giorni a carco della Protezione civile siciliana, e grazie alla disponibilita' dei lavoratori che hanno prontamente ripreso il lavoro e dei dirigenti dell'Amia, Palermo tornera' presto pulita.
E' stata la quinta notte consecutiva di incendi di cassonetti e cumuli di rifiuti a Palermo, dove la raccolta e' ripresa ma procede con lentezza e ancora tonnellate di pattume soffocano la citta'.I roghi hanno distrutto almeno 150 cassonetti e impegnato i vigili del fuoco in 200 interventi nei quartieri Medaglie d'oro, Zen, Santa Rosalia, Montegrappa, Falsomiele e anche in collina a Piano Geli. Da venerdi' scorso, quando si sono verificati i primi, i roghi di rifiuti sono stati piu' di 700 e i cassonetti distrutti circa 500. Per gli incendi i carabinieri hanno arrestato due persone e la polizia ha denunciato due minorenni, ma questo non ha scoraggiato i cittadini esasperati anche perche', a parte il centro della citta', in molte zone i cassonetti sono stati vuotati ma non e' stato prelevato il pattume che si era ammassato attorno ai contenitori: dunque le starde restano in gran parte sim
ili a discariche maleodoranti. Da oggi, intanto, sono in campo i 150 militari del Genio dell'esercito messi a disposizione nel vertice con il capo della Protezione civile Bertolaso lunedi' scorso. Il Genio utilizzera' propri mezzi, due pale meccaniche e un escavatore, per rimuovere i grandi mucchi di spazzatura che marciscono per le strade. Secondo i programmi, oggi dovrebbero essere rimosse 1.400 tonnellate di rifiuti.
Quattro squadre del Genio, 150 uomini in tutto, sono pronte a intervenire per l'emergenza rifiuti a Palermo, ma il loro impiego non «può essere un'abitudine». Lo ha sottolineato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, a margine di una visita all'ospedale militare del Celio ai due militari feriti la settimana scorsa in un conflitto a fuoco in Afghanistan. Il ministro ha sottolineato che non è detto che i militari siano impiegati in Sicilia già da oggi.
«Questo compito noi lo svolgiamo ma non può essere un'abitudine - ha commentato il ministro - Invito quindi le autorità civili a ricorrere ai militari solo quando è veramente indispensabile». La Russa ha acconsentito alla «richiesta cortese» giunta dal capo del dipartimento della Protezione civile, Guido Bertolaso, perché l'emergenza è reale. «I militari sono pronti a collaborare per mettere Palermo in condizioni di vivibilità riguardo al problema immondizia», ha aggiunto il ministro «ma lì non è un problema di smaltimento ma una questione sindacale che va risolta. Si tratta di una situazione diversa da quella di Napoli».
Secondo La Russa i militari «devono intervenire ma solo per un breve periodo per smaltire i rifiuti che si sono accumulati». Ancora una volta, ha però sottolineato il ministro, «i militari italiani sono chiamati a un compito loro proprio e che apparentemente non è edificante. Ma come già fatto a Napoli, ancora una volta, sono pronti a dire "obbedisco" e a svolgere un ruolo decisivo per la qualità della vita dei nostri connazionali palermitani» ha concluso La Russa.