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09/06/2009 10:23:31

Mannino: la Procura ricorre in Cassazione

L’inchiesta a carico del politico parte nel 1990. E’ allora che le rivelazioni del pentito trapanese Rosario Spatola, che per primo indica Mannino come colluso con la mafia agrigentina, vengono raccolte dall’allora procuratore della Repubblica di Marsala Paolo Borsellino. L’indagine viene quasi subito archiviata ma nel 1993, accusato dall’imprenditore Filippo Salamone di aver percepito tangenti, l’onorevole viene raggiunto da un primo avviso di garanzia al quale ne seguirà un secondo nel 1994 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Le manette scattano il 13 febbraio del 1995 e la sua scarcerazione durerà 22 mesi.
Il 5 luglio del 2001 Calogero Mannino viene assolto in primo grado dal Tribunale di Palermo dopo dieci giorni di camera di consiglio poi in appello il giudizio è stato ribaltato con una sentenza che lo ha condannato a cinque anni e quattro mesi nel maggio del 2004. La sentenza di secondo grado inflitta dalla Corte d’Appello di Palermo nel luglio del 2005 è stata annullata fu poi annullata dalla Suprema Corte.
Il 19 settembre 2008 il pg Vittorio Teresi ha chiesto per l’imputato la condanna a 8 anni di reclusione perché colpevole per i fatti avvenuti dal 1981 in poi e l'assoluzione per i fatti avvenuti prima di quell'anno, ma il 22 ottobre scorso la richiesta del pg è stata respinta dai giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo che hanno assolto il politico dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.