Secondo Piera Aiello, cognata di Rita Atria, anch'essa testimone che si uccise pero' dopo la morte di Paolo Borsellino, "i testimoni vengono boicottati. E questo mi fa male. Quando esci dal programma, non sei protetto adeguatamente". Aiello parla dello scambio epistolare sulla sua copertura con il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, ma torna poi a sfogliare i diari di Rita Atria, affidati all'associazione da lei presieduta, e anticipa il suo progetto di un tour antimafia anche a Partanna, citta' di origine della famiglia malavitosa a cui apparteneva sua cognata Rita e poi lei stessa.
Piera Aiello, testimone di giustizia insieme alla cognata Rita Atria (che si suicidò nel 1992 dopo la morte di Paolo Borsellino) è in pericolo.
Dopo aver denunciato direttamente a Borsellino gli affari criminosi dei suoi stessi famigliari, da diciotto anni era sotto il programma di protezione previsto per i testimoni di giustizia. Ma la copertura che era stata costruita ad hoc per permetterle di svolgere una vita “quasi” normale è purtroppo saltata «per la sprovvedutezza (e vogliamo sperare non sia per collusione con gli interessi dei suoi potenziali attentatori, sta allo Stato accertare questa eventualità sc
ellerata) di due uomini dell’Arma dei Carabinieri, che presumibilmente hanno consentito che le famiglie mafiose denunciate da Piera Aiello venissero a conoscenza della sua attuale collocazione territoriale» come riportato nel comunicato stampa dell’Associazione antimafie “Rita Atria” della quale la Aiello è presidente.
Dopo la severa denuncia che Piera Aiello ha fatto tramite il comunicato stampa e dopo essersi rivolta direttamente al Presidente della Repubblica, dagli ambienti istituzionali purtroppo tutto tace. Solo questo dimostrerebbe quale sia per gli incravattati dello Stato, che spesso si fregiano di paroloni contro la mafia, l’impegno che dedicano per evitare che i testimoni di giustizia siano abbandonati a loro stessi. Dopo la revoca del programma di protezione a Pino Masciari, ecco qui un’altra “bella notizia”. Indubbiamente l’importante per questo Stato, è affidare possenti ed invulnerabili scorte a mafiosi prescritti che siedono al senato e non solo.