Lo Voi è stato per oltre dieci anni alla direzione distrettuale antimafia di Palermo e ha partecipato alle indagini che hanno portato all'arresto di Totò Riina. Il pm era dietro alla cattura anche di Leoluca Bagarella e Giovanni Brusca, l'uomo che uccise Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta. L'attività di Lo Voi come pm a Palermo ha riguardato anche l'arresto di decine di mafiosi siciliani, in gran parte condannati all'ergastolo.
In passato alcuni collaboratori di giustizia avevano rivelato ai pm che Cosa nostra voleva uccidere Lo Voi e che quindi, alcuni boss mafiosi si sarebbero procurati un bazooka per l'attentato al pm. L'arma non è mai stata trovata dagli investigatori, ma ultimamente il neo pentito Gaspare Spatuzza, ha sostenuto che sarebbe ancora nelle mani dei mafiosi di Brancaccio.
L'unica cosa che dice il pm, refrattario ai contatti con i giornalisti, è: «Se le autorità dicono che non ci sono più pericoli, non posso che esserne contento, specialmente per le mie figlie, che da piccole costringevo ad allontanarsi dalle finestre quando uscivo da casa. Tanto ormai sono maggiorenni e, se mi accadesse qualcosa, sanno chi citare in giudizio per il risarcimento dei danni».
Lo Voi, 51 anni, sposato con una gip del tribunale di Palermo, oggi si occupa ancora alla procura generale della Cassazione di processi che riguardano molti imputati di mafia su cui aveva già indagato a Palermo. Per questa attività il procuratore generale della Cassazione aveva richiesto un rafforzamento della protezione nei confronti di Lo Voi. Il magistrato vive a Palermo con la sua famiglia e recentemente qualcuno ha fatto irruzione per due volte nella sua casa di villeggiatura, senza rubare nulla.