Lo ha detto il deputato regionale del Mpa Paolo Ruggirello, deponendo come teste dinanzi al tribunale di Trapani nell'ambito del processo a carico dell'ex assessore regionale
Bartolo Pellegrino, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. "Noi come Nuova Sicilia - ha detto Ruggirello - volevamo candidare Salvatore Castiglione; Coppola ci mise la buona parola per convincere Pellegrino a sostenere Fazio, anche perché il sindaco Fazio è persona che il Coppola conosceva molto bene".
"Non ho mai avuto incontri con l'onorevole Bartolo Pellegrino alla presenza di Coppola, che conosco, perché mio vicino di casa e perché si occupa di agricoltura". Questa è la replica del sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, imprenditore vitivinicolo e titolare di una cantina a Fulgatore, commentando la eposizione resa dal deputato regionale del Mpa Paolo Ruggirello, teste dinanzi al tribunale di Trapani nell'ambito del processo a carico dell'ex assessore regionale Bartolo Pellegrino, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione. "Non ho mai parlato di questioni politico-elettorali e non ho mai avuto rapporti personali con Coppola", ha aggiunto il sindaco.
Ruggirello ha poi parlato di se: "Non ho mai preso voti della mafia. Con Mimmo Coppola ho soltanto avuto rapporti d'amicizia. Se ha votato e fatto votare per me lo ha fatto spontaneamente senza alcuna contropartita".
L'onorevole Paolo Ruggirello, che ha ricoperto l'incarico di segretario particolare di Bartolo Pellegrino, ha riferito anche che i rapporti tra Coppola e Pellegrino erano molto saldi. Mimmo Coppola avrebbe frequentato l'abitazione dell'assessore. "In diverse occasioni lo vidi a casa di Bartolo Pellegrino", ha riferito il parlamentare, rispondendo ad una domanda del pubblico ministero Andrea Tarondo. Una presenza discreta in grado di incidere però sulle dinamiche politiche.
Ruggirello non è stato in grado di riferire nulla invece in riferimento alla posizione assunta dall'ex assessore nei confronti dei piani costruttivi di Villa Rosina approvati dal consiglio comunale. Secondo gli inquirenti, Bartolo Pellegrino si sarebbe impegnato ad agevolare l'approvazione in cambio di trecentomila euro. Ruggirello ha riferito che il vice sindaco Salvatore Castiglione e l'ingegnere Leonardo Barbara, imputato nel processo, si recarono diverse volte presso l'assessorato regionale.