Secondo Rezza, infatti, "ci sono casi, per fortuna pochi, in cui il virus si trasforma in una polmonite virale acuta" molto insidiosa. "Il caso di Messina - conclude - potrebbe essere uno di questi ma è ancora presto per trarre conclusioni definitive".
"Mia sorella - ha detto la sorella di Giovanna R., che è un medico - non era fumatrice, non aveva broncopolmoniti pregresse, non aveva nessuna patologia sistemica che potesse giustificare una sua non risposta ai farmaci e a tutto quello che i medici con grande professionalità hanno fatto".
"Precedentemente a mia sorella - ha aggiunto la donna- avevano avuto banali sintomi influenzali, trattati con paracetamolo e tachipirina, i suoi figli e i miei figli, che stavano con me in vacanza. L'ultima a contrarre l'influenza è stata Giovanna, e purtroppo è stata la più sfortunata".
La Procura aprirà un fascicolo sulla morte di Giovanna R. Sarà disposta anche l'autopsia.
La vicenda ha creato l’avvio di una comprensibile psicosi anche in Sicilia. La Sanità Regionale Siciliana sta correndo ai ripari.
Ecco domande e risposte del ministero della Salute ai quesiti più frequenti sulla nuova influenza.
Cos'è la nuova influenza provocata da virus A(H1N1)?
La nuova influenza A(H1N1) è una infezione virale acuta dell'apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell'influenza: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale. Come per l'influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la polmonite. I primi casi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A(H1N1) è infatti un virus di derivazione suina. Nell'uomo infezioni da virus influenzali suini sono state riscontrate occasionalmente fin dagli anni '50 e sono legate ad esposizione e contatti ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il nuovo virus A(H1N1) si è ora adattato all'uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. L'influenza non viene trasmessa attraverso il cibo e si sottolinea come, anche se i primi casi siano stati legati a suini, non vi sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o prodotti a base di carne suina. Trattandosi di un nuovo virus influenzale, la vaccinazione con i tradizionali vaccini antinfluenzali (vaccini stagionali) molto probabilmente non è efficace; la vaccinazione contro l'influenza classica è comunque una misura raccomandata in caso di viaggi.
2. Come nasce la nuova influenza?
Quando virus influenzali di differenti specie animali infettano i suini, i virus possono andare incontro a fenomeni di "riassortimento" e nuovi virus che sono un mix di virus umani/aviari/suini possono emergere. Nel corso degli anni, sono emerse diverse varianti di virus influenzali suini; al momento, nei maiali sono stati identificati 4 sottotipi principali di virus influenzali di tipo A: H1N1, H1N2, H3N2, and H3N1. Comunque, la maggior parte dei virus isolati recentemente nei maiali sono stati H1N1.
3. Quali sono i sintomi della nuova influenza umana da virus A(H1N1)?
I sintomi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono simili a quelli della "classica" influenza stagionale e comprendono: febbre, sonnolenza, perdita d'appetito, tosse. Alcune persone hanno manifestato anche raffreddore, mal di gola, nausea, vomito e diarrea.
4. Quanto è grave l'influenza da virus A(H1N1) nell'uomo?
Come l'influenza stagionale, l'influenza da virus influenzale A(H1N1)nell'uomo può presentarsi in forma lieve o grave. Come l'influenza stagionale, può causare un peggioramento di patologie croniche pre-esistenti e in passato sono stati segnalati casi di complicazioni gravi (polmonite ed insufficienza respiratoria) e decessi associati ad infezione da virus A(H1N1).
5. Le persone possono prendere la nuova influenza umana da virus A(H1N1) mangiando carne di maiale?
No, i virus della nuova influenza umana da virus A(H1N1) non sono trasmessi dal cibo; non si può contrarre tale influenza mangiando maiali o prodotti a base di carne di maiale. Mangiare carne maneggiata in maniera appropriata, carne cotta e prodotti a base di carne suina non comporta alcun rischio. Cuocere la carne a temperatura interna di 70-80° gradi uccide il virus dell'influenza, così come gli altri batteri e virus, al pari della stagionatura.
6. Come si trasmette la nuova influenza umana?
La trasmissione da uomo a uomo del virus dell'influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, ma anche per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Per questo una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie è essenziale nel limitare la diffusione dell'influenza.
7. Per quanto tempo una persona infetta può trasmettere il virus dell'influenza umana da nuovo virus A(H1N1) ad altre persone?
Le persone con influenza umana da nuovo virus A(H1N1) sono da considerare potenzialmente contagiose per tutto il periodo in cui manifestano sintomi, generalmente p
er 7 giorni dall'inizio della sintomatologia, più il giorno che precede l'insorgenza dei sintomi. I bambini, specialmente quelli più piccoli, possono potenzialmente diffondere il virus per periodi più lunghi.
8. Come si può diagnosticare l'infezione da virus influenzale A(H1N1) nell'uomo?
Per la diagnosi di tale influenza è necessario raccogliere un campione di secrezioni respiratorie (tampone nasale o faringeo) entro i primi 4 – 5 giorni dall'inizio dei sintomi (quando è maggiormente probabile che la persona elimini i virus). Comunque, alcune persone e in particolar modo i bambini possono eliminare il virus influenzale per 10 giorni e più. L'identificazione del virus richiede l'invio del campione ad un laboratorio di riferimento. È il medico ad indirizzare l'eventuale caso sospetto al laboratorio di riferimento.
9. Che cos'è una pandemia influenzale?
Una pandemia (dal greco antico pan-demos, "tutto il popolo") è un'epidemia determinata dalla rapida diffusione di una infezione in più aree del mondo, con un elevato numero di casi gravi appartenenti a tutti i gruppi di età e una mortalità elevata. La pandemia differisce dalle influenze stagionali: mentre queste ultime sono generate da sottotipi di virus influenzali già esistenti, le pandemie sono causate da sottotipi virali nuovi o che non circolano nella popolazione da molto tempo. La comparsa di un nuovo ceppo virale non è di per sé sufficiente a causare una pandemia:occorre anche che il nuovo virus sia capace di trasmettersi da uomo a uomo in modo efficace.
10. Quante sono le fasi e i livelli di rischio di una pandemia?
Nel 2009, sono state riviste le fasi descrittive di una eventuale pandemia e l'OMS - Organizzazione Mondiale della Sanità ha deciso di utilizzare come metodo di misurazione una scala da 1 a 6. Lo schema seguente sintetizza le fasi e i livelli di rischio di una eventuale pandemia.
Consulta lo schema
11. Cosa vuol dire essere nella fase 4?
La fase 4 è caratterizzata dall'avvenuto passaggio del virus da uomo a uomo, ma la trasmissione interumana è limitata e la diffusione è altamente localizzata; ciò vuol dire che il virus non è ben adattato all'uomo. Tale fase è indicativa di un aumento del rischio di pandemia, ma non significa necessariamente che la pandemia ci sarà . Nella fase 4 sono già attivi tutti i sistemi di controllo e sono già predisposti tutti i provvedimenti per l'adozione delle misure in fase pandemica.
12. Cosa vuol dire essere nella fase 5?
In base al Piano Pandemico dell'OMS, si è nella fase 5 quando vi sono prove di trasmissione da uomo a uomo con epidemie documentate in almeno due Paesi di una stessa Regione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità . Anche se la maggior parte dei Paesi del mondo non sono colpiti in questa fase, la dichiarazione della Fase 5 è un forte segnale dell'imminenza della pandemia. Nella fase 5 sono già attivi tutti i sistemi di controllo e sono già predisposti tutti i provvedimenti per l'adozione delle misure nella fase di effettiva pandemia.
13. Che cosa significa, soprattutto in Italia, il passaggio alla fase 6 disposto a livello internazionale dall'Oms l' 11 giungno 2009?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), dopo aver valutato le informazioni disponibili dai sistemi di sorveglianza nazionali ed internazionali circa la diffusione dei casi di influenza umana da nuovo virus A(H1N1, l'11 giugno ha dichiarato il passaggio dalla fase 5, prepandemica, alla fase 6 di allerta pandemico. Il passaggio dalla fase 5 alla fase 6 era atteso quale conseguenza dell'alta trasmissibilità del virus A(H1N1) nei diversi Stati ma, per ora l'infezione non desta preoccupazioni dal punto di vista della gravità in quanto determina solo una sintomatologia paragonabile a quella di una lieve influenza stagionale. Comunque, nonostante la fase 6 pandemica, considerando che in Italia ci sono stati finora pochi casi confermati di influenza A(H1N1) 258 casi alla data del 16 luglio) vengono per il momento ancora mantenute attive anche misure di contenimento dell'infezione assunte nella fase 5 - prepandemica in quanto più stringenti rispetto a quelle previste dalla fase 6. L'OMS, come peraltro nelle altre Fasi pandemiche, non raccomanda chiusure delle frontiere e restrizione di viaggi internazionali, anche in considerazione della manifestazione clinica della malattia, al momento di modesta gravità .
14. Perchè l'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che, al momento, la pandemia influenzale da virus A(H1N1) sia di gravità moderata?
Tale valutazione è scaturita dal fatto che la maggior parte delle persone che ha contratto la nuova influenza è guarita anche senza la necessità di terapia farmacologica e ricovero ospedaliero. Si è visto inoltre, che nel complesso i Servizi sanitari dei Paesi colpiti dalla nuova influenza A(H1N1) sono riusciti a fronteggiare l'emergenza sanitaria. Ad oggi la nuova influenza, anche se particolarmente contagiosa, sembra causare, soprattutto in persone generalmente sane, una malattia leggera con sintomatologia simile a quella dell'influenza stagionale.