Gli esemplari sono stati ritrovati in diverse localita' siciliane e consegnate al Centro regionale di recupero di Comiso (Ragusa) in stato di sofferenza per la presenza di ami nell'esofago e per aver ingerito materiale inquinante che ha provocato occlusioni intestinali.
I Centri siciliani di recupero della fauna selvatica, riconosciuti e autor
izzati nella loro attivita' dall'assessorato regionale Agricoltura e Foreste, ''sono di straordinaria importanza - ha detto l'assessore Cimino -. Grazie alla competenza e all'impegno del personale e dei volontari delle associazioni ambientaliste, ogni anno, vengono salvati numerosi animali selvatici, molti dei quali, come la Caretta, sono specie protette perche' a rischio di estinzione. Attraverso il ricovero in questi Centri, dopo cure e riabilitazione gli animali vengono restituiti alla natura'