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23/01/2010 13:44:10

Libera chiede le dimissioni del consigliere Errera

A chiedere il rispetto del decoro delle istituzioni, nel nostro Sud, si passa spesso per integralisti. Aston_4gambe.jpg

 

Un atteggiamento rigoroso sul fronte della questione morale dovrebbe invece essere una costante per tutte le forze politiche che intendono dare il proprio contributo all’amministrazione della cosa pubblica. Anche perché la storia del Meridione è da anni costellata da ripetute commistioni tra rappresentanti delle istituzioni e criminalità organizzata, come dimostrano i frequenti scioglimenti per infiltrazioni mafiose di numerosi comuni della Sicilia, della Calabria e della Campania. Alla luce di ciò, e ricordando come anche la città di Marsala abbia corso in passato questo rischio, scongiurato per due volte dall’auto-scioglimento del Consiglio comunale, il locale presidio di Libera ritiene che la classe politica dovrebbe prevedere un criterio molto chiaro nel caso in cui uno dei suoi componenti fosse condannato in primo grado di giudizio per reati particolarmente gravi: le dimissioni. Per questa ragione, il presidio marsalese di Libera chiede al consigliere comunale Vito Celestino Errera di lasciare il proprio incarico. Una decisione che ci auguriamo Errera possa prendere nelle prossime ore di sua spontanea volontà, ma che in ogni caso sarebbe bene che fosse sostenuta e condivisa da tutto il massimo consesso civico. Abbiamo infatti constatato un eccesso di cautela da parte del Consiglio comunale su questa vicenda. Un atteggiamento che auspichiamo possa essere superato fin dalla prossima sessione di lavori, nella convinzione che la cittadinanza abbia bisogno, sempre e comunque, di segnali chiari in circostanze di questo genere. E che la logica del doppio binario non sia mai applicabile alla lotta alla mafia. Riteniamo infatti impensabile elogiare il lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura quando arrestano i più pericolosi latitanti ancora presenti sul nostro territorio e contemporaneamente accettare la presenza in Consiglio comunale di un condannato per favoreggiamento.
Al di là della vicenda di Errera, comunque, il presidio di Libera coglie l’occasione per invitare i cittadini marsalesi a scegliere sempre con grande attenzione i propri rappresentanti e i partiti e i movimenti politici ad adottare criteri costantemente ispirati ai principi di legalità e trasparenza nella selezione dei propri dirigenti.