Dopo l'incontro di ieri tra il sottosegretario Micciche' e il premier Berlusconi credevamo aver inteso che, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, sarebbe stato utile abbassare i toni. Tuttavia il presidente dei nostri senatori come sempre e' riuscito a cogliere il nocciolo della questione: in Sicilia siamo in presenza di un'anomalia, di una situazione davvero bizzarra. Tanto paradossale, quanto la capacita' di certi suggeritori 'occulti', che lo inducono ad esprimersi capovolgendo la realta' dei fatti''. Lo afferma il capogruppo del Pdl-Sicilia all'Assemblea regionale siciliana, Giulia Adamo, replicando al presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, che da Arezzo ha stigmatizzato ''il comportamento del gruppo Sicilia sostenuto e condiviso da Gianfranco Micciche' che ha creato questa spaccatura all'interno del Pdl'', auspicando l'intervento dei vertici nazionali del partito affinche' adottino ''provvedimenti opportuni'' in quanto sarebbe stato perpetrato ''il tradimento della volonta' popolare''.
''Il gruppo Pdl-Sicilia - spiega Adamo - e' stato costretto a differenziarsi dalla componente parlamentare del Pdl all'Ars per non essere piu' complice del vero tradimento che e' stato perpetrato ai danni dei siciliani: l'essere - aggiunge - al contempo forza di maggioranza in Parlamento con cospicua rappresentanza in giunta e operare contro i provvedimenti del governo Lombardo, impedendo di fatto con formule ostruzionistiche l'operativita' delle commissioni parlamentari o votare contro al piu' importante documento economico e finanziario del governo. La situazione che si e' creata in Sicilia - conclude la capogruppo del Pdl-Sicilia all'Ars - e' figlia di una visione oltranzista dell'attuale vertice regionale del nostro partito, che si e' incaponita nel voler far fuori politicamente Gianfranco Micciche'''.