Una vittoria forse un po’ inaspettata considerato il quintetto dei personaggi più importanti del 2009 che il Sindaco di Petrosino ha battuto nel sondaggio aggiudicandosi la maggioranza dei consensi dei nostri lettori, il 21,9% . Protagonisti del nostro referendum erano infatti Aldo Zizzo, comandante del contingente italiano a Kabul, Josè Rallo, imprenditrice tra modernità e tradizione, Laura Linares, velista alla prima convocazione in nazionale maggiore, Salvatore Ombra, che con Ryanair ha portato a Trapani un milione di passeggeri e Don Mario Crociata, difensore della società multirazziale e, ovviamente, Biagio Valenti, rappresentante della protesta degli agricoltori della nostra Provincia.
Ecco come il Sindaco di Petrosino ha accolto questa piccola vittoria: “Sono molto lusingato del risultato di questo sondaggio, ma nello stesso tempo ne sento il peso…”
Perché?
“Perché penso che il fatto che abbia vinto io, in quanto rappresentante delle problematiche dei nostri agricoltori, la dice lunga sulla situazione di gravissima crisi che sta attraversando la nostra società , e in particolare la nostra agricoltura…”.
Ma deve riconoscere anche il suo lavoro per fare valere le istanze dei nostri agricoltori facendo del Comune di Petrosino il centro della loro protesta...
“Sì, è vero: la nostra protesta è partita dal Comune di Petrosino, ma è riuscita a coinvolgere dapprima i diversi sindaci della Provincia di Trapani e poi, allargandosi a macchia d’olio, persino quelli della provincia di Agrigento, Caltanissetta e Palermo. Segno, questo, che la crisi agricola non riguarda solo la nostra provincia, ma ha un raggio molto più ampio… D’altra parte, è anche vero che siamo solo all’inizio del nostro percorso: non ci illudiamo di risolvere una crisi le cui cause nascono molto indietro negli anni in poche settimane o mesi. Sicuramente bisogna dare delle risposte immediate perché la situazione è già precipitata, ma soprattutto bisogna ripensare nel lungo periodo l’intero sistema dell’agricoltura perché la crisi è strutturale e quindi, se non si interviene sui nodi strutturali della crisi, la morte della nostra agricoltura sarà rinviata di qualche anno, ma avverrà comunque”.
Dopo questa piccola vittoria, immaginiamo che continuerà ad occuparsi delle problematiche agricole con ancora più vigore…
“Sinceramente, come dicevo prima, dopo la vincita di questo vostro sondaggio- gioco mi sento molto più carico di responsabilità : se ho vinto vuol dire che la gente si aspetta molto e molto altro ancora da me... cercheremo di continuare bene il nostro lavoro anche nel 2010”.
Pamela Giampino