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16/02/2010 06:00:49

Massimo Candela: "così organizziamo Sinistra e Libertà in provincia di Trapani"

con particolare riguardo alle realtà già consolidate quali Trapani/Erice, Alcamo, Mazara/Campobello, Gibellina/Salemi/S.Ninfa.

 

L’esecutivo ha inoltre deliberato di indire, per il prossimo 21 febbraio, una Conferenza Provinciale in preparazione di quella regionale di fine mese. Un’iniziativa progettuale e di approfondimento non solo per aderenti e simpatizzanti, ma aperta al confronto, alla partecipazione ed a contributi esterni, per analizzare le emergenze del territorio e delineare gli indirizzi programmatici, a partire dai temi del lavoro, dell’agricoltura, dell’ambiente, delle prospettive di sviluppo. Il coordinamento provinciale di Sinistra, Ecologia e Libertà ha infine dato mandato al portavoce Massimo Candela di avviare i necessari contatti con i dirigenti di tutti i partiti del centro sinistra, chiedendo la convocazione in tempi brevi di un tavolo provinciale per un urgente confronto in vista delle elezioni amministrative che interesseranno la nostra provincia.

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Massimo Candela, portavoce di Sinistra Ecologia e Libertà, in questi giorni state istituendo vari circoli territoriali nelle zone della provincia di Trapani. Queste sono iniziative che poi si fonderanno con la conferenza provinciale del 21 febbraio e che sorgono sulla scia del successo pugliese…

Stiamo aprendo in questi giorni dei circoli di Sinistra Ecologia e Libertà nella Valle del Belice. La vicenda pugliese riapre certamente uno spiraglio per la sinistra. Una sinistra che non sia solo una somma di sigle e che proponga un progetto controcorrente all’atomizzazione di cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Quindi è un processo sicuramente complicato però fatto fuori dagli apparati e discutendo di questioni concrete affrontando le tante emergenze del territorio con una prospettiva che disegni anche un futuro per la nostra terra. Questo è il tentativo che stiamo compiendo.

 

Sinistra e Libertà ha perso un po’ di pezzi nel suo cammino. I Verdi e altre formazioni piccole e grandi si sono defilate. Però questo processo è anche liberatorio perché ora c’è un nucleo definito nel quale si può lavorare.

Ciascuno di noi ha abbandonato case che ritenevamo inadeguate. Con uno sforzo unitario abbiamo chiesto a tutti di fare la stessa cosa. Chi ritiene eventualmente che ci sia lo spazio per nicchie e identità fa delle scelte che noi non avevamo compreso bene. Noi vogliamo costruirla questa sinistra plurale che mette assieme le varie culture, per un tentativo controcorrente. Chi invece ritiene che sia possibile avere una sinistra che abbia una galassia costituita da decine e decine di partiti secondo noi pone un ruolo di prospettiva. Credo che i nostri simpatizzanti vogliono un’unità concreta, e non queste divisioni incomprensibili.

 

Per quanto riguarda l’altra parte del centrosinistra in provincia di Trapani, il PD ha sempre comportamenti ondivaghi: appoggia il governo Lombardo. Su queste vicende qual è la posizione di Sinistra e Libertà?

Già ai primi di gennaio, con un’assemblea pubblica a cui partecipò Claudio Fava, sul governo Lombardo abbiamo detto con chiarezza che era un’operazione a perdere per il centrosinistra in Sicilia. Secondo noi è viziata da una sorta di indecisione del PD a pensare ad un centrosinistra realmente efficace sul territorio. È un’operazione che abbiamo visto come un tentativo tutto interno a dinamiche dell’ARS e di gruppi dirigenti siciliani senza un respiro vero. Abbiamo emergenze in questo territorio che vanno affrontate chiedendo ai cittadini un impegno diretto, secondo noi la loro scelta preclude ad uno scopo del genere.

 

Il PD è stato lambito anche nella figura del senatore Papania, il cui collaboratore è coinvolto nell'operazione antimafia Dioscuri.

Questa è un’emergenza che investe tutta la politica in tutto il meridione d’Italia. Noi con chiarezza abbiamo posto il tema non soltanto della questione morale, cioè di come è possibile costruire politica in questo territorio. Oltre a questa questione che interessa il senatore Papania, negli ultimi tempi abbiamo avuto informazioni su come, ad esempio, l’uomo più potente del territorio, il senatore D’Alì, abbia avuto frequentazioni, evidentemente per lui normali, con soggetti che sono o sono stati esponenti di Cosa Nostra nel territorio. Eppure questo non diventa elemento di discussione della politica, tutta. Cioè di come è possibile rimettere mano a progetti di questo territorio, anche conoscendolo il territorio. Chi fa politica da tanti anni non può raccontare la favoletta di chi incontra al bar non sapendo chi sia.

 

C’è sempre questa ingenuità…

Questa è una balla che ci viene raccontata purtroppo per nascondere dei segreti molto più pericolosi.

 

A breve ci sarà un appuntamento importante di Sinistra Ecologia e Libertà: una convention provinciale.

Noi il 21 febbraio a Selinunte terremo questa conferenza che abbiamo denominato come “primarie delle idee”. Invitiamo  tutti quanti che, di sinistra e democratici, vogliono confrontarsi con noi per costruire un’iniziativa sul territorio. Avremo presenze del mondo del sindacato, del lavoro, dell’istruzione e chiediamo di costruire una politica sul territorio. Non abbiamo la pretesa del partitino con la verità in tasca, noi vogliamo costruire un’iniziativa con tutti i soggetti interessati a farlo.