L’autore, Jeleru Miluta Catalin 23enne rumeno senza fissa dimora, da pochi mesi era giunto ad Alcamo, ospite presso l’abitazione di alcuni parenti nel centro storico di questo comune, in cerca di una occupazione. L’aggressione verosimilmente è scaturita a seguito di un litigio che andava avanti già da qualche tempo, tant’è che la vittima la sera stessa dell’aggressione, e poco prima di essere aggredito, aveva confidato ad un conoscente di temere per la propria incolumità ad opera di alcuni connazionali ed in particolare di un certo "Catalin".
Da questa iniziale, e parziale, informazione sono iniziate le ricerche di persone corrispondenti al nome "Catalin" che potessero avere avuto contatti e/o rapporti di conoscenza con la vittima.
Numerose le perquisizioni effettuate, sia locali che personali ed altrettanto numerosi sono stati i soggetti interrogati, la maggior parte di origine rumena, che in alcuni casi non hanno fatto mancare la loro collaborazione ai Carabinieri per l’identificazione dell’autore.
Il fermato nella stessa serata era stato sentito - in verosimile stato di alterazione psicofisica da abuso di alcool - inveire nei confronti della vittima anche non in presenza dello stesso, affermando di volerlo uccidere. Identificato l’autore e sottoposto a minuziosi controlli, venivano rinvenute nella disponibilità dello stesso delle scarpe da ginnastica, le quali - benché grossolanamente ripulite - presentavano ancora sotto la suola evidenti tracce ematiche e di tessuti epiteliali, verosimilmente appartenenti alla vittima che sono state sequestrate ed inviate per gli accertamenti tecnici di competenza ai Carabinieri del Reparto Investigazioni Scientifiche (R.I.S) di Messina. Jeleru, al momento dell’aggressione aveva con sé un coltello, portato al seguito qualora non fosse riuscito solo con calci e pugni a compiere quanto prefissato. L’arma anche se no utilizzata è stata rinvenuta nell’abitazione dello stesso e sottoposta a sequestro.
Considerata la solidità e la gravità degli indizi di reato raccolti nei confronti del Jeleru, i Carabinieri lo hanno sottoposto a fermo, con il concorde parere del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Trapani. Terminate le formalità di rito il fermato veniva accompagnato presso la Casa Circondariale di Trapani. Nel frattempo le condizioni della vittima sono ancora critiche e costantemente monitorate.