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05/03/2010 05:49:10

A passi lentissimi verso un regolamento di sostegno alle vittime del racket

Il Consiglio Comunale tempo fa aveva approvato un apposito ordine del giorno, ma la Giunta Carini non aveva fatto nulla. Ora pare che qualcosa si muove. La Giunta ha approntato una proposta di Regolamento già trasmessa al Consiglio comunale di Marsala, competente per la definitiva approvazione. “Si tratta di interventi a beneficio di cittadini in situazioni di debolezza sociale - sottolinea il sindaco Renzo Carini - e le Istituzioni hanno il dovere di combattere il fenomeno estorsivo e debellarlo, ma anche quello di pensare alle vittime e alle loro famiglie, agevolandone la ripresa economica e lo svolgimento del proprio ruolo sociale”. Le misure di solidarietà proposte dalla Giunta riguardano – tra gli altri - i pagamenti per ICI, tassa rifiuti ed oneri urbanistici; nonché un piano di rientro per il versamento dei tributi pregressi. Condizione necessaria per accedere ai benefici di legge è la presentazione di apposita denuncia da parte della vittima che, a sua volta, è chiamata a collaborare con le Forze dell’Ordine per ricostruire i fatti estorsivi e giungere alla individuazione degli autori. Marsala è in grandissimo ritardo rispetto ad altre città della Provincia, come Trapani ed Alcamo. Nel capoluogo il Consiglio Comunale ha votato già da tempo all’unanimità il regolamento per il riconoscimento di contributi economici in favore delle vittime della criminalità a causa dell’estorsione e dell’usura Il regolamento si compone di nove articoli, il più importante dei quali prevede un contributo annuo pari all’80% versato dal beneficiario per un periodo di 10 anni rispetto all’ICI e all’imposta comunale sulla pubblicità. Anche a Campobello vige l’esenzione dai tributi locali per chi denuncia di avere ricevuto richieste di pizzo oppure è stato vittima di usurai. L’esenzione è dovuta per l’Ici, Tosap e i canoni idrici, per un periodo di dieci anni, se dovuti dalla vittima. Chi denuncia avrà la possibilità di concordare con l’Ente un piano di rientro – sino ad un massimo di 5 anni – per i tributi pregressi, qualora non fossero già stati corrisposti all’Ente. Nel regolamento è previsto altresì la revoca di autorizzazioni, concessioni o altro provvedimento di competenza del Comune, qualora la vittima delle azioni venisse accusato di favoreggiamento, per non aver fornito utile collaborazion