In tutta Italia esiste un gravissimo problema costitutito dalle mafie: non si può restare indifferenti di fronte alle infiltrazioni delle cosche nel Parlamento Italiano, negli enti locali, nelle società miste, nei grandi appalti e di fronte ai rapporti opachi tra mafia e massoneria, tra cosche e apparati deviati dello Stato.
Sabato 13 a Castelvetrano in Piazza Matteotti alle ore 17,30, si svolgerà un sit-in a sostegno del giovane De Biase aggredito vigliaccamente sabato scorso da una banda di balordi, mentre volantinava a favore degli agricoltori. I “picchiatori” indossavano delle magliette con l’immagine del “padrino”, evidentemente un mito ancora presente in una realtà in cui la logica della prepotenza gratuita, della mafiosità spicciola spesso soffoca la libertà di pensiero o di azione, in un contesto dove troppo spesso i silenzi e le assenze soffocano la legalità .
Sempre sabato 13 a Marsala in piazza Dittatura Garibaldina a partire dalle 17 è in programma una raccolta di firme per chiedere le dimissioni del consigliere comunale Vito Celestino Errera, condannato, sia pure in primo grado, dal GUP presso il Tribunale di Palermo, per avere favorito la latitanza del boss mafioso Antonino Rallo.
Nei mesi scorsi, il consigliere comunale marsalese Celestino Errera è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi di carcere per aver favorito la latitanza del boss mafioso Antonino Rallo. Una vicenda che il locale presidio di Libera ha fin dall’inizio ritenuto molto grave, chiedendo le dimissioni del consigliere Errera. Per Libera, infatti, il principio della qualità del consenso e della rappresentanza costituisce un principio irrinunciabile, come del resto chiarisce l’articolo 54 della Costituzione Repubblicana: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. Tuttavia, il consigliere Errera ha già dichiarato di non avere alcuna intenzione di dimettersi, mentre la maggior parte del mondo politico marsalese ha preferito trincerarsi dietro imbarazzati silenzi o ipocriti garantismi. Un atteggiamento che il locale presidio di Libera stigmatizza con forza, nella convinzione che anche in un momento storico in cui lo stesso concetto di “regola” sembra messo in discussione a tutti i livelli, sia necessario preservare le fondamenta del patto sociale su cui si fonda la nostra democrazia. Perché ciò che vale per un comune cittadino non può non valere per un rappresentante delle istituzioni. Se è vero quindi che la democrazia non si esaurisce con il voto, il presidio di Libera ritiene che tutti i cittadini dovrebbe far sentire la propria voce su quest’argomento. A tale scopo, si invitano i marsalesi a firmare l’appello di Libera per le dimissioni del consigliere Errera, presentandosi all’apposito gazebo che sarà allestito sabato 13 marzo 2010 in piazza Dittatura Garibaldina, a partire dalle 17.
Il Coordinamento Provinciale di Libera lancia un’appello affinchè ci sia una sensibile e sentita partecipazione al grido di “NO alle mafie, NO alla cultura mafiosa - SI al RISVEGLIO DELLE COSCIENZE”.