Il Tavolo, istituito presso il Dipartimento regionale all’Ambiente avra’ il compito di coordinare, nel rispetto delle competenze proprie dei diversi soggetti istituzionali, le iniziative finalizzate a dare attuazione alle direttive europee ed alle norme nazionali che regolano la materia.
“L’istituzione del Tavolo tecnico – ha sottolineato l’assessore Di Mauro - e’ propedeutica al varo di un apposito disegno di legge visto che allo stato attuale non esiste alcuna norma regionale che previene e limita i rischi connessi all’esposizione al gas radon. Contestualmente – aggiunge Di Mauro – sara’ attivato un sistema di monitoraggio e di controlli”.
Nella predisposizione degli strumenti attuativi (piani di azione e programmi) si dovra’ tenere conto della necessita’ della collaborazione tra i diversi livelli istituzionali (comunale, provinciale, regionale, nazionale), ciascuno per le proprie competenze in fase di programmazione ed attuazione. Fanno parte del Tavolo tecnico i Dirigenti Generali dei Dipartimenti Regionale dell’Ambiente, dell’Urbanistica e per le Attivita’ Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico; i Direttori dell’Arpa e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia; il responsabile nazionale del Piano Nazionale radon, dell’Istituto Superiore di Sanita’; il dirigente del Servizio 3 Tutela dell”Inquinamento Atmosferico del Dipartimento Regionale dell’Ambiente, che presiede il tavolo in assenza del Dirigente Generale; il dirigente dell’unita’ operativa Qualita’ dell’Aria del Servizio Tutela dall’Inquinamento Atmosferico del Dipartimento Regionale dell’Ambiente, e i dirigenti del servizio competente delle nove provincie regionali. Il Tavolo potra’ essere di volta in volta integrato da altri componenti, in rappresentanza degli enti e delle associazioni di categoria, in funzione di specifiche esigenze che dovessero emergere ai fini di un corretto svolgimento delle attività istituzionali previste dal decreto.
L’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente emanera’ direttive attuative in merito ai piani di monitoraggio e controllo, tenendo conto dei programmi stabiliti tra Arpa Sicilia, Istituto Superiore di Sanità e ISPRA nell’ambito della rete nazionale, e cura la pubblicizzazione dei dati prodotti dalla rete di monitoraggio. La rete regionale di monitoraggio della radioattivita’ ambientale, in linea con la normativa nazionale di riferimento, sara’ curata dall’Arpa Sicilia mentre le province svolgeranno attivita’ di controllo e parteciperanno alla fase attuativa del Piano regionale di monitoraggio del radon, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali.