Il provvedimento e' stato eseguito dal personale della Direzione Investigativa antimafia di Caltanissetta, in esecuzione di un decreto di confisca di beni emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale nisseno, su proposta del direttore della Dia, il generale dei carabinieri Antonio Girone. Oggetto della confisca quattro imprese operanti nel settore delle costruzioni e della produzione di asfalti e bitumi. Tra queste anche lo stabilimento di contrada Capodarso (E
nna) che per piu' di un decennio ha operato, in regime di monopolio, nelle province di Caltanissetta ed Enna, nella fornitura e posa di asfalti bituminosi per appalti pubblici di opere stradali. Le complesse attivita' investigative e tecniche condotte dalla Dia hanno consentito di acquisire riscontri in ordine all'interessamento del clan Madonia all'acquisizione e alla gestione esclusiva delle forniture di asfalti bituminosi, finalizzata alla "imposizione coatta" alle imprese aggiudicatarie di lavori stradali. La "Sultano Lavori srl", con il metodo mafioso e' risultata per piu' di un decennio, privilegiata fornitrice, ben inserita nel comparto degli appalti pubblici riguardanti la posa di asfalto bituminoso.
Tra le opere eseguite la realizzazione di piu' lotti dell'autostrada A/19 Palermo-Catania e numerosi tratti stradali nelle provincie di Caltanissetta e Enna. In particolare sono state confiscate la societa' "Sultano lavori srl", con sede in Gela e con stabilimento a Enna, in contrada Pandusa-Capodarso; una quota societaria intestata a Sultano, pari al 20% del capitale sociale della societa' "La Nuova Montaggi Srl", con sede a Sannazzaro De' Burgondi (Pavia); e due imprese individuale "Sultano Marcello", di Gela.