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31/03/2010 04:49:05

La protesta dei sindaci: non chiudete Belice Ambiente

Così siamo finiti per essere i peggiori della classe. Stranizza il silenzio dei parlamentari del comprensorio». Lo dice il sindaco Gianni Pompeo all'indomani della riforma degli Ato rifiuti approvata dall'Ars che ha ridotto le società d'ambito da 27 a 10, una per ciascuna provincia più una per le isole minori.


Più di un tentativo si è fatto per salvare l'esperienza virtuosa dell'Ato Tp2, ma la mancanza di una maggioranza seria all'Ars in occasione del dibattito sulla riforma dei rifiuti ha costretto alla fine il capogruppo del Pd Antonello Cracolici a far ritirare l’emendamento 6bis che avrebbe mantenuto in vita il “Kalat ambiente” di Caltagirone nonché Sciacca e Belice Ambiente.


Gli undici sindaci soci della Belice Ambiente si sono riuniti a Santa Ninfa per preparare l'assemblea intercomunale di controllo fissata per il prossimo 7 aprile. I primi cittadini hanno discusso delle ripercussioni che la riforma avrà nell'ambito territoriale dell'Ato rifiuti Tp2 e delle problematiche legate alla fase di transizione che porterà alla nuova gestione.
«Ritengo - aggiunge il sindaco di Partanna Giovanni Cuttone - che il non aver tenuto conto degli Ato virtuosi sia un fatto negativo. Gli Ato che si sono distinti sono stati trattati alla stregua di chi ha gestito malamente. Ci preoccupa ora il rischio che le nostre città possano tornare nel caos».
Per Rosario Drago, primo cittadino di Salaparuta, città quest'anno in vetta alla classifica dei Comuni ricicloni della Sicilia per la percentuale di raccolta differenziata, «Il Governo regionale dovrà fare virtù dell'esperienza di Belice ambiente».

La riforma adesso è legge, dunque, ma attende i decreti di attuazione innanzitutto, ed i finanziamenti. Il governo sta cercando nelle spire del bilancio di previsione 2010, il cui esercizio provvisorio è stato formalmente prorogato dalla giunta di oggi fino al 30 aprile, la grossa cifra di 450 milioni da destinare a fondo perduto per ripianare parzialmente la voragine di cassa dei carrozzoni Ato, che supera il miliardo di euro.

Sarebbe un passo avanti, una boccata di ossigeno che consentirebbe di gestire al meglio l’emergenza costante e scongiurare che piazze e strade della maggior parte dei comuni siciliani si colmino di immondizie.

Entro il 2010 dovranno essere costituiti i nuovi ambiti. L’incognita maggiore riguarda l’interregno: col pericolo evidente di caos ed ingovernabilità.

Sulla vicenda interviene nuovamente anche Francesco Truglio, amministratore unico di Belice ambiente, secondo il quale «i sindaci devono discutere con urgenza di alcuni temi non più rinviabili, tra cui quelli legati alla determinazione della Tia, alla rimodulazione del contratto di servizio, all'autorizzazione degli impianti e alla carenza di personale e liquidità. Questo per evitare che venga messa a rischio la raccolta dei rifiuti».
Intanto il 9 aprile in contrada Airone sarà inaugurato l'impianto di compostaggio del polo tecnologico, il centro industriale per i rifiuti di Belice ambiente. Si tratta del primo di tre lotti il quale consentirà di trasformare l'organico proveniente dalla raccolta differenziata in compost, ossia in concime biologico. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, i presidenti della Regione Lombardo e della Provincia Turano, il prefetto Trotta, il vescovo Mogavero e il sindaco Pompeo.