''Tutto questo produce una fuga di cervelli - ha continuato Lo Bello - con un conseguente abbassamento della qualita'. Dobbiamo invertire il rapporto pubblico/privato, in un contesto dove il peso preponderante dei servizi pubblici arriva a toccare, in Sicilia, soglie del 35% (in Lombardia la soglia e' del 12%). Un esempio su tutti: nel periodo delle programmazioni comunitarie 2000/2006, la nostra Regione ha generato ben 3 miliardi di euro d'imposte, che potevano essere reinvestite per produrre ricchezza: invece emerge che in quegli anni il tasso di crescita e' stato inferiore allo 0,5% e in molti casi le pubbliche amministrazioni hanno registrato indebitamenti''.
''Creiamo un tavolo di lavoro dov'e' possibile dialogare e mettere in campo nuove idee, partendo da un'azione che miri allo snellimento delle procedure amministrative che incombono sul nostro lavoro - ha concluso Lo Bello - consapevoli che imprenditori e professionisti sono alleati con lo stesso obiettivo di sviluppo sociale''.