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21/06/2010 14:30:39

Massimo Ciancimino e Francesco La Licata raccontano “Don Vito"

Questo libro è un viaggio senza ritorno nei gironi infernali della storia italiana più recente. Racconta infatti quarant’anni di relazioni segrete, occulte e inconfessabili, tra politica e criminalità mafiosa, tra Stato e Cosa nostra. Perno della narrazione è la vicenda di Vito Ciancimino, “don Vito da Corleone”, uno dei protagonisti assoluti della vita pubblica siciliana e nazionale del secondo dopoguerra, personaggio discutibile e discusso, amico personale di Bernardo Provenzano, già potentissimo assessore ai Lavori pubblici di Palermo, per una breve stagione sindaco della città, per decenni snodo cruciale di tutte le trame nascoste a cavallo tra mafia, istituzioni, affari e servizi segreti. A squarciare il velo sui misteri di “don Vito” è oggi un testimone d’eccezione: Massimo, il penultimo dei suoi cinque figli, quello che per anni gli è stato più vicino e lo ha accompagnato attraverso innumerevoli traversie e situazioni pericolose. Il suo racconto – che il libro riporta per la prima volta in presa diretta, senza mediazioni, arricchito dalla riproduzione di documenti originali e fotografie – riscrive pagine fondamentali della nostra storia: il “sacco di Palermo”, la nascita di Milano 2, Calvi e lo Ior, Salvo Lima e la corrente andreottiana in Sicilia, le stragi del ’92, la “Trattativa” tra pezzi dello Stato e Cosa nostra, la cattura di Totò Riina, le protezioni godute da Provenzano, la fondazione di Forza Italia e il ruolo di Marcello Dell’Utri, la perenne e inquietante presenza dei servizi segreti in ogni passaggio importante della storia del nostro paese. Attualmente la testimonianza di Massimo Ciancimino è vagliata con la massima attenzione da cinque Procure italiane e non è possibile anticipare sentenze. Non c’è dubbio però che i fatti e i misfatti qui raccontati arrivino dritti al “cuore marcio” del nostro Stato, accompagnandoci in una vera e propria epopea politico-criminale che per troppo tempo le ipocrisie e le compromissioni hanno mantenuto nascosta.libri.gif
L’evento è organizzato dalla redazione di www.marsala.it e di Rmc 101 in collaborazione con la libreria Giunti al Punto di Marsala e con la casa editrice Feltrinelli.
Ha scritto il Corriere della Sera: “Vito Ciancimino è stato uno dei principali protagonisti di quell’intreccio perverso costruito nei salotti in cui l’ultimo dei suoi rampolli faceva accomodare gli ospiti per congedarli a fine visita. Di sicuro custodiva molti segreti, che oggi il figlio Massimo ha deciso di svelare almeno in parte; per quasi due anni in decine e decine di verbali d’interrogatorio, e ora in un libro scritto insieme al giornalista Francesco La Licata, (Don Vito, Feltrinelli), che ha ascoltato anche i ricordi di Giovanni, il primogenito di Ciancimino. Ne è venuto fuori un groviglio di storie e rivelazioni affascinante prima che inquietante, che non possono essere gettate via senza verifica. A cominciare dall’ultimo mistero - vero o presunto che sia - cioè la morte arrivata il 19 novembre 2002, mentre “don Vito” tentava di mettere insieme i pezzi di una vita piena di chiaroscuri, in un periodo nel quale la salute andava meglio del solito. Intorno alle 2 di quella notte telefonò a Massimo senza avere risposta, ma ufficialmente il decesso è stato fissato un’ora prima; e i due domestici moldavi di servizio nella sua casa romana, dal mattino seguente sono spariti dalla circolazione."