E' prevalsa più la paura di essere mandati a casa dalla Regione Siciliana che la voglia di dare alla città uno strumento contabile di sviluppo economico. Al duo Carini - Milazzo sono bastati alcuni contentini al gruppo di Grillo, all'Mpa e ai suoi, per ottenere l'auspicata maggioranza di 16 voti utili. Con l'approvazione del bilancio diventa ufficiale l'aumento della tassa sui rifiuti del 66%, che diventa quindi non più responsabilità del Sindaco, ma di tutta la maggioranza. Chi ne esce massacrato è il gruppo del Pdl - Ppe e dell'Mpa. Avevano fatto intendere di avere proposte di tagli e di risparmi importanti per evitare ai cittadini l'aumento delle tasse, ed invece non hanno prodotto nulla di concreto. L'unico taglio certo viene dal Sindaco, che si è "auto - scalfito" l'indennità di appena il 10%. Poi, per il resto, c'è una multa all'Ato Tp1 che dovrebbe coprire parte delle perdite. Per il resto, pagano i cittadini marsalesi. E un nuovo aumento è previsto l'anno prossimo.
Come al solito, tutte le polemiche iniziali sono sfociate in un maxiemendamento della maggioranza che accontenta appetiti piccoli e grandi. Ad esempio il gruppo di Grillo (lo stesso che era per il taglio delle spese) ha ottenuto 15.000 euro per il campus biomedico e 5.000 euro per l'avvio della consulta giovanile fortemente voluta dal consigliere Letizia Arcara.
Il bilancio è stato approvato verso le 23. La lite più clamorosa è stata tra il consigliere comunale Lillo Gesone e Nino Alagna. "Lunedì porto tutte le carte del bilancio in Procura - dichiara Gesone - perchè ci sono molte cose che non mi convincono in questo maxi emendamento presentato e approvato dalla maggioranza, soprattutto per quanto riguarda l'albo del cittadino responsabile che Massimo Grillo organizza nella contrada di San Leonardo".
Ma il fronte della polemica è più ampio. Gesone in particolare è stato espulso dall'aula perchè ha fortemente contestato il maxi emendamento della maggioranza nel suo complesso. Sono stati stanziati 85.000 euro per gli impianti sportivi, e Gesone ha sollevato il dubbio che molti di questi soldi vadano al campo di Via Istria, gestito dalla società Garibaldina, di cui il consigliere Alagna è socio. "E' un palese conflitto di interessi" dichiara Gesone.
Per fare spazio alle richieste di spesa dei consiglieri sono stati tagliati 40.000 euro per i contributi agli indigenti.
Nota politica: il Sindaco Renzo Carini non era presente in aula. Al termine della seduta Luigia Ingrassi (Mpa) ha dichiarato aperta la crisi, per l'ennesima volta: "Da oggi non voteremo più nulla". Ma l'aveva detto già dopo l'ultimo bilancio...