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10/08/2010 14:00:00

Vertice politico ieri a Enna dei parlamentari del Gruppo Misto Confederato "Per la Sicilia"

Al vertice, oltre al capogruppo, erano presenti il Portavoce, l'onorevole Cateno De Luca, gli onorevoli Riccardo Savona (Presidente della Commissione Bilancio all'Ars), Giuseppe Lo Giudice (Vice Presidente della Commissione Sanità all'Ars), Mario Bonomo (componente delle Commissioni Territorio e Ambiente e Esame dell'Attività dell'Unione Europea) e Santo Catalano.

I parlamentari hanno stilato un documento la cui sintesi è stata affidata al Capogruppo Dino Fiorenza

«In un momento di forte instabilità politica ed istituzionale - spiega il Capogruppo, l'onorevole Dino Fiorenza - occorre ritrovare la vera essenza dell'impegno politico, rimettendo al centro del dibattito e delle priorità di Governo i problemi dell'Isola e del Paese.

Riteniamo, in particolare, che in Sicilia, il rilancio di una convincente proposta politico-programmatica debba avere alcuni obiettivi condivisi: una rigorosa operazione di risanamento dei conti pubblici accompagnata, contestualmente, da una maggiore efficienza della spesa sociale; una puntigliosa verifica delle risorse di bilancio della Regione e della loro reale disponibilità; una ricognizione dei fondi nazionali e comunitari non ancora trasferiti alla Regione Siciliana; nuovo impulso alle riforme per il decentramento amministrativo e la valorizzazione delle autonomie locali, disponibili, in tal senso, a valutare la fattibilità e i tempi per la rivisitazione del ruolo delle Province Regionali.

Sono temi, questi - conclude il Capogruppo Fiorenza - sui quali il confronto è aperto con il Governo Lombardo.

Sul piano politico, infine, riteniamo che ciò che accade a Roma non debba in alcun modo influenzare la politica siciliana; sarebbe una mortificazione della nostra autonomia, oltre il segnale, deteriore, di una inutile politica dei tatticismi dannosa per la Sicilia. In questa direzione la disarticolazione dell'attuale quadro politico bipolare e il contestuale rafforzamento di un nuovo centro moderato, contribuiranno all'attuazione di una nuova stagione delle riforme».