in farsa una vicenda di cronaca di per sè anche abbastanza grave. Quest'estate sul Lungomare di Marsala è caduta un impalcatura del muro di cinta dello storico stabilimento Florio, ferendo gravemente uno scooterista che passava da lì sotto. Tutta l'estate la circolazione è stata bloccata in quel punto nevralgico per raggiungere i lidi, perchè la Procura aveva sequestrato l'area. Dopo il dissequestro, Carini ha fatto la voce grossa, ha preso carta e penna, e ha scritto ai titolari dell'azienda per rimuovere subito quei detriti e quell'ammasso di ferraglia. Solo che....ha sbagliato Duca. Lo stabilimento Florio infatti è di proprietà della ditta "Duca di Salaparuta Spa", che ha sede legale proprio nello storico stabilimento della Florio. Duca di Salaparuta, Florio, Corvo sono case vinicole fuse dal 2003, e sono di proprietà dell'Ilva di Saronno. E' facile saperlo, c'è scritto anche nell'elenco telefonico. A chi ha scritto invece il Sindaco Carini? Alla "Duca di Castelmonte Spa". Che tra l'altro, non esiste. Duca di Castelmonte è infatti un marchio di proprietà delle storiche Cantine Pellegrino & C. Spa di Via del Fante a Marsala. Come dire, tutta un'altra cosa...
E' indicativo, questo piccolo episodio, di come al Comune sconoscano completamente le realtà economiche e produttive del nostro territorio.
E dire che nella lettera di sollecito Carini era stato fermo e inflessibile, scrivendo parole durissime, ma contro una cantina inesistente e sbagliata: "Visto che la Ditta Duca di Castelmonte non ha ancora ottemperato alla rimozione ho provveduto ad inviare una lettera di sollecito affinché vi provveda nel più breve tempo possibile. La situazione, infatti, è assai incresciosa e rischia di esserlo ancor più con l’approssimarsi dell’autunno in cui sono frequenti ed abbondanti le piogge”. Sempre secondo quanto si legge nelle nota predisposta dall’ufficio tecnico lo stato in cui versa il lungomare all’altezza della Florio “oltre a causare grave disagio alla circolazione ha richiesto interventi continui per la messa in sicurezza del tratto di strada alternativo, con gravosi oneri di controllo e mantenimento sia delle stesse condizioni di sicurezza viaria che di quelle igieniche per l’eliminazione delle polveri”. Da qui la quantificazione dei costi che il Comune si riserva di chiedere alla Ditta interessata".
Quindi il Sindaco Carini è pronto a chiedere i danni. Ma a chi? A Duca di Salaparuta o al Duca di Castelmonte? Cosa si inventeranno stavolta? Chi colpiranno? Nel frattempo, alle Cantine Paolini, tremano....