intercettato a poche miglia dalla costa un peschereccio battente bandiera tunisina. Ma il natante ha tentato la fuga cercando di speronare la motovedetta italiana.
Alla fine, due tunisini, che si sono spacciati per marinai, sono stati arrestati. Secondo gli inquirenti ci potrebbe essere un collegamento fra i 13 clandestini ritrovati, poco prima delle 21,30 di venerdì, sulla terraferma delle Pelagie e il peschereccio che, un’ora dopo, è stato inseguito, a sei miglia nord-est da Lampedusa, dai militari delle Fiamme Gialle.
Si pensa, dunque, che il peschereccio «Habib Allah» possa aver sbarcato il gruppo di profughi, per poi riprendere il largo.