Ad Alcamo si ripresenta il problema della consegna tardiva delle bollette del canone idrico. Solo in questi giorni, infatti, i cittadini stanno ricevendo le bollette relative all’anno 2024, nonostante il pagamento fosse previsto entro il 10 gennaio. La distribuzione delle fatture è affidata a una società privata che ha vinto la gara indetta dal Comune, ma il ritardo nella spedizione ha generato disagi tra i contribuenti.
Questo non è un episodio isolato: negli anni scorsi si sono verificati ritardi simili, non solo per il canone idrico, ma anche per la Tari, la tassa sui rifiuti.
Sulla questione è intervenuta Tiziana Vinci, dirigente della Direzione comunale che si occupa dei tributi, la quale ha spiegato che il ritardo è dovuto a circostanze esterne: “Le bollette sono state affidate al postalizzatore il 19 dicembre, ma le festività e le condizioni meteo avverse hanno interferito con la regolare esecuzione del contratto”.
Fortunatamente, i contribuenti non subiranno conseguenze economiche per il ritardo nei pagamenti. La dirigente ha rassicurato che il regolamento comunale prevede l’invio di due solleciti prima di qualsiasi aggravio di costi: uno bonario e uno tramite raccomandata, senza applicazione di sanzioni o interessi. “Possiamo tranquillizzare gli utenti che non hanno ancora letto il regolamento. Il nostro ufficio vigilerà affinché gli affidatari dei servizi eseguano le prestazioni in modo preciso e tempestivo, garantendo un rapporto con l’utenza improntato alla massima lealtà e correttezza”.